Nella Costituzione Italiana cosa sono i Partiti Politici?

FIRMATE QUESTE PETIZIONI
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Nella Costituzione Italiana cosa sono i Partiti Politici ?

La Costituzione Italiana, nel Titolo IV°, Rapporti Politici, riconosce esplicitamente il ruolo dei Partiti Politici quando afferma all’art. 49, che “ tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in Partiti per concorrere in modo democratico a determinare la politica nazionale”.

A seguire quanto viene disposto da questo importante Documento, si desume che :

1.) la formazione dei Partiti è libera : infatti ogni Partito ha diritto di cittadinanza nello Stato Italiano qualunque sia l’ideologia, con limite a tale libertà, specificato dall’XII delle Disposizioni Transitorie della Costituzione, della riorganizzazione del Partito Fascista ;

2.) la repubblica si fonda sul pluralismo dei Partiti, infatti nell’art. 49 della Costituzione implica che sarebbe inammissibile un regime a Partito Unico ;

3.) ai Partiti è riconosciuta la funzione di determinare la politica nazionale, nella concorrenza democratica tra di loro ;

4.) i Partiti devono rispettare il metodo democratico.

Per “ metodo democratico e nella concorrenza democratica “ viene definito il principio per cui la minoranza deve rispettare le decisioni della maggioranza, od il contrario, ma in evidente piena libertà di agire, con tutti i mezzi pacifici, per diventare a sua volta maggioranza ed assumere la guida del Paese.

Da questo si arriva a considerare che è proprio nel metodo democratico la possibilità dell’alternanza pacifica al potere tra maggioranza e minoranza.

Ma esiste in Italia questa alternanza nell’anno di grazia 2014 ?

Dal punto di vista giuridico i Partiti Politici in Italia sono organizzazioni private che godono dell’ampia libertà d’azione .

Non sono, quindi persone giuridiche e pertanto non dovrebbero essere sottoposti ai controlli statali che il codice civile prevede per tali Enti.

Fatta questa umile disquisizione, dobbiamo entrare nella formulazione di queste “entità” nella realtà storica anche di questa n/s Italia sbilanciata da ogni sorta di impedimenti e di avversità.

La prima è quella di considerare : un qualunque Governo, dal dopoguerra 40/45, ha mai terminata la propria Legislatura ? La risposta è negativa, perché questo non è mai avvenuto !

La seconda nelle ultime elezioni amministrative, considerato l’aumento dei cittadini chiamati alle urne, il numero dei cittadini che non si sono presentati al seggio elettorale sono stati molti ! Troppi !

La terza l’intervento dei cittadini nelle elezioni politiche ed amministrative, da qualche tempo, si è trasformata da voto di investitura in voto di indirizzo ? La risposta è negativa in quanto la legge elettorale, in auge non concede al cittadino di scegliere le persone a cui affidare il mandato elettorale.

Cosa bisogna fare dal momento che “vivono” in Italia molti Partiti per arrivare ad una governabilità ?

Il problema principale in un Ordinamento fondato sul consenso e sulla collaborazione dei cittadini per raggiungere le condizioni di equità ( in primo luogo fiscale !) consiste nella coscienza dei doveri verso lo Stato, ma deve essere pari a quella dei diritti, il cui adempimento è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per corrispondere alla scelte della Costituzione che dipende dalla lealtà dei cittadini ed anche dello Stato per garantire, in tempi nuovi e considerare la realtà sopra descritta, assicurando una governabilità .

In una parola, secondo noi è necessario, anzi urgentissimo, riformare la legge elettorale onde consentire in sole due fazioni politiche la “lotta” per la governabilità del Paese, quindi necessario, dato i trascorsi tempi politici negativi, in un bipolarismo puro : quando uno non và, passare all’altro !

Solo così, sperando temporaneamente, si può risolvere la crisi politica. Ma si deve risolvere e non avere una pletora di Partiti sorti all’ultimo momento, che a parte la nullità di voti, sono una restrizione e contrizione alla governabilità ! Il tempo trascorso ce lo testimonia !

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza !”

Previte

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