A quante morti innocenti causate da “matti” dobbiamo assistere! Basta con le bugie!

Non ci sorprendono più quegli “episodi” eclatanti e dolorosi contro persone innocenti che avvengono quasi quotidianamente nel n/s Paese, che non saranno ultimi, perché azioni di quel genere non possono che provenire da una mente malata cinica, orrenda e perversa .

Quella “nebbia della depressione”, che ha colpito in maniera notevole l’anima di quei “personaggi” è dettata da una sottile perversione, una malattia della mente, una malattia di natura psichica che va curata con prontezza e senza vergogna.

Ma spontanea sorge una domanda : queste forme di mancato riconoscimento di patologie psichiche dove possono essere curate se sono carenti le strutture necessarie ?

Questo “andazzo” rischia di traghettare il n/s Paese , e quello che è più grave i giovani e gli adolescenti , verso una cultura dell’egoismo sfrenato, del gelo sempre più emergente e dell’indifferenza cogente, da una metodologia che si va affermando autonoma e svincolata da ogni rapporto con la legge sociale.

Purtroppo i valori della giustizia, della solidarietà, della equità, delle pari opportunità sono travisati, anche, nell’autorizzazione all’abuso, al permissivismo sfrenato, all’era della trasgressione che mina le fondamenta dell’etica civile.

Innanzi al grave attentato, l’egoismo e la perversione come nei fattacci che quasi quotidianamente avvengono, abbiamo la responsabilità di un severo esame di coscienza, soprattutto le Istituzioni che non sanno “morire” al proprio egoismo politico per rinascere alla vita della solidarietà sociale e non più “vedere” questi episodi che oscurano la sensibilità della solidarietà.

Ormai i “venti” indicano le incertezze del vivere civile, malgrado smentite, ma nonostante questo non si può assistere alla carenza di aiuti ai disabili fisici, mentre continua la mattanza di innocenti che cadono o cadranno ancora sotto la mannaia di menti psichicamente instabili se non si attuano quegli interventi legislativi urgenti, prioritari, necessari atti alla prevenzione, cura ed eventuale riabilitazione di questi “soggetti” ? ( come sono stati voluti e votati gli elementi decisivi nelle Conclusioni adottate da “Indagine conoscitiva sulla chiusura degli ospedali psichiatrici” del 16 luglio 1997 dalla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ).

Per il bene comune, (ormai parola strausata !), è necessario ed impellente un utile provvedimento legislativo a favore di  questi “desaparecidos della n/ civiltà”, alle loro famiglie, a garanzia, soprattutto, della sicurezza dei cittadini .

L’attenzione, l’assistenza pubblica e le varie necessità dei malati psico-fisici, nonostante le molte promesse passate, non sono una novità e non trovano tutt’ora una opportuna risposta più volte da noi richiesta alle Istituzioni tutte : presenti e passate per non  aver provveduto, ripeto, ad interventi legislativi ad hoc, considerando :

a.) l’inadeguatezza della 1° Conferenza Nazionale per la salute mentale” del 10/12/dicembre 2001 del Governo Prodi , (che “lavorava” per il popolo ) senza possibili e risolutori provvedimenti ;

b.) l’inutilità dei fondi pubblici “elargiti”  per la 1°Giornata Nazionale per la salute mentale” del 5 dicembre 2004) del Governo Berlusconi, ( mal consigliato ! ) dispersione che non ha portato utilità alla promozione della salute mentale ;

c.) i tagli alla sanità con la soppressione di posti letto negli ospedali,  compiuta maldestramente dal Governo Monti. ( Vi sono molti altri “tagli” da effettuare, soprattutto quelli della “casta politica” !).

Purtroppo i 150 milioni di euro derivanti dal gioco d’azzardo previsti per la costituzione del Fondo Dopodinoi approvato dalla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati nel maggio 2012 è stato respinto dal Governo Monti, (dichiarazione in Aula Parlamentare dal Sottosegretario per le Politiche Sociali Cecilia Guerra ).

Ma con quale criterio si discriminano ?

I tempi della politica, delle richieste per le questioni economiche e sanitarie, ripeto, sono fin’oggi scarsamente tenuti nella dovuta considerazione da parte di quanti dicono di fare a favore di tutti, specialmente della Famiglia, come quanto è avvenuto al “Festival delle Famiglie” a Riva del Garda dove il Signor Presidente del Consiglio dei Ministri Monti ha ammesso : “ troppe promesse non mantenute ! e dove siamo poco convinti per quanto ha detto il Ministro della “Cooperazione internazionale e l’integrazione”  nel concetto “vogliamo rilanciare qui una visione della famiglia”. Ma quale ?

Esiste, anche, la famiglia dove vi è un disabile, sia fisico che handicappato psichico !

La rinnovata protesta delle famiglie dei disabili che hanno testimoniato la loro presenza mercoledi 31 ottobre dell’anno di grazia 2012 in Piazza Montecitorio, è stata svolta per la richiesta di confermare il rifinanziamento dei Fondi per i servizi socio-sanitari, dopo i drastici tagli al trasferimento di risorse agli Enti Locali.

L’opinione pubblica e noi con essa ( e non facciamo inutili polemiche, ma “guardiamo alla realtà) assistiamo increduli, smarriti e sbigottiti innanzi a queste mancate forme di solidarietà umana, sociale, economica nonché cristiana, Signor Ministro della Cooperazione ed integrazione, in quanto, ripeto, vi sono anche famiglie dove insiste un diversamente abile, mentre le stesse devono sobbarcarsi questo grave disagio socio-economico, soprattutto, per far riconoscere ( integrazione ! ) il loro status sociale garantito e sancito dall’art. 32 della nostra Costituzione.

Ma il traguardo è ancora molto lontano , perché la strada è stretta e la via è lunga !

L’espressione dignità umana è in voga nella socialità e come sostiene il grande filosofo Emanuele Kant “ l’uomo è sempre fine mai mezzo”, in quanto pur essendo ogni cosa strumento, l’uomo non lo deve essere, quindi la dignità di ogni essere umano deve essere rispettata e sempre nella massima considerazione possibile, forse più di quella che si nutre agli amici a 4 zampe !

La semplice considerazione della dignità umana, sociale, cristiana ci porta a pensare che non è sufficiente mettersi dalla parte di chi soffre ed essere promotore di salute a parole, ma sembra essere necessario ed urgente una priorità d’intenti.

Sono necessari e prioritari:

a. medici ed infermieri preparati, strutture adeguate, servizi sanitari consoni ;

b.  un grosso aiuto economico-sanitario alle famiglie, che non ce la fanno, perché sono impreparate non potendo reggere 24 ore al giorno per 365 giorni, senza contare che sono necessari turni di alternanza per quanti lavorano fuori casa ;

c.)le richieste per quanto abbiamo inoltrato al Parlamento Italiano ed Europeo con le n/s Petizioni .( vedi legge- quadro)

d.) eliminazione delle restrizioni architettoniche( anche questi sofferenti fanno parte del concetto famiglia).

Ci domandiamo con l’opinione pubblica : a cosa e a chi giovano “Conferenze”, “Giornate per la salute mentale”, “Convegni”  “Spot televisivi ?”  “Audizioni in Parlamento”.

Forse scongiurano morti innocenti pur dilatando la spesa pubblica ?

L’allora Ministro della Sanità prof.Veronesi nella “Conferenza Nazionale per la salute mentale”, ammise “che ben 500 mila pazienti erano gravi (?), cioè bisognosi di assistenza e cure continue, dei quali assistiti solo circa 25 mila e 10 milioni di malati mentali”   (Intervento 1° Conferenza Nazionale per la salute Mentale 10/12 dicembre 2001).

Sono state riconosciute nella misura del 15% le famiglie direttamente coinvolte nella disabilità in genere, in 3.000.000 i disabili fisici, solo ” 700 mila ( ? ) le persone con disagio mentale” ( dal Documento Programma di Azione del Governo per le politiche dell’handicap 2000-2003 Testo approvato  dal Consiglio dei Ministri il 28 luglio 2000 su proposta del Ministro per la Solidarietà Sociale – Presidenza Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Sociali- Governo Prodi ).

Non vergognarsi di questa malattia ed altro” hanno “proclamato” gli spot  nella “1° Giornata Nazionale per la salute mentale” del 5 dicembre 2004.! (Direttiva Presidenziale del 26.6.2004 G.U. n.174 del 27.7.2004  Governo Berlusconi ).

Sono passati anni dal disinteresse per i disabili fisici, ben 35 anni per la mancata riforma della legge per l’assistenza psichica, vessillo delle ideologie degli anni settanta, mentre la depressione ( primo disordine funzionale della persona ) si fa malattia sociale ed i “malati”, circa 10 milioni, costituiscono un pericolo per la società ! Senza contare i residui manicomiali ancora presenti in alcune residenze protette. ( Es. Genova-Quarto !)

Un “malato psico-fisico” abbisogna :

a.)   di assistenza sanitaria, essere curato prontamente ed adeguatamente in strutture appropriate e per il tempo necessario;

b.)    di essere protetto da se stesso se in preda a deliri ;

c.)    di tre o quattro mesi di cure, secondo quanto affermano i medici specialistici ;

d.)    una maggiore applicazione della legge 104 del 5 febbraio 1992 e modifiche successive.

Occorre fermare il progetto di umanesimo superficiale varato con la legge 180 (quella che ha “ordinato” la chiusura degli ospedali psichiatrici) e la legge 833 (quella che ha “proseguito” questo “ordine”) che dal 1978 non hanno predisposto strutture consone alla cura, riabilitazione e reinserimento sociale del “malato”, determinando solo il passaggio dal concetto custodialistico a quello terapeutico, ( in “barba” alle Conclusioni della 12° Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati 16 luglio 1997 ). Un problema sociale dove il “paziente” è stato assimilato all’emarginato, all’escluso, all’anziano non autosufficiente con tutte le lacune che da ben 34 anni, ripeto, lascia l’assistenza psichiatrica in balia di ambiguità !

E’ molto preoccupante che le Pubbliche Amministrazioni si adeguino al senso del provvisorio, del precario, dell’insicuro e che i mass media sono amplificatori di coloro che gridano più forte nelle piazze, mentre dovrebbero essere estensori delle necessità prioritarie del mondo della sofferenza e della gente !

Tutti ci lamentiamo che il vivere odierno è sempre più difficile, ma pochi ammettono che le cause delle nostre afflizioni sono da ricercare nella pretesa, tutta moderna, di dare importanza soltanto a quello che ci fa egoisticamente comodo.

Quid est veritas ? chiese Pilato a Gesù ! Quale è la verità? domandiamo alle Istituzioni tutte !

Se le Istituzioni TUTTE non sanno dare una degna risposta, non ripetano il comportamento del Proconsole Romano che trascurò di attendere le parole di Gesù che rispose est vir qui adest”  “ è l’uomo che vi sta innanzi con tutti i suoi problemi !

Riconosciamo che tante “cose”, nel bene o nel male ha fatto l’amministrazione pubblica impegnandosi in “campo”, anche, economico, ma vi sono altri problemi urgenti e non dilazionabili per i quali non si deve non conoscere, fingere di ignorare o volgere altrove lo sguardo, come fece il Proconsole Romano. Essi fanno parte integrante  della legislazione sociale. Se la politica è sorda, indifferente, incapace, dia un “colpo” di orgogliosa solidarietà !

Non vi sono solo i terremotati, disoccupati, esodati, alluvionati, carcerati, “tutori” degli amici a 4 zampe ( moda imperante ! ) o “quant’altro”, c’è un mondo cristiano e non cristiano sbigottito, c’è l’opinione pubblica che attende la risoluzione di molti problemi compreso quello della sicurezza e difesa da squilibrati mentali, c’è il mondo della sofferenza fisica inascoltato, c’è quello della sofferenza psichica che reclama giustizia da ben 35 anni a seguito della chiusura dei “manicomi” !

Si isti et istae, cur non ego ? ” (Se questi e queste, perché io no? ) Questa locuzione latina viene usualmente citata per affermare che ciascuno ha la possibilità di fare grandi cose ( S. Agostino nelle “Confessioni” ).

Siamo quasi convinti Signori della Politica che risponderete con concretezza ( ne saremmo ben lieti ) per cercare di risolvere questa “patata bollente”, per ritrovare quella sicurezza quotidiana anelata dall’opinione pubblica, per “rincuorare” le Famiglie, sia quelle del “ Festival della Famiglia “ di Riva del Garda sconcertate, sia quelle di questi disabili psicofisici sfiduciate, perché si tratta di una differenza di fondo che deve diventare strumento di riscatto umano per ogni famiglia, e per non “vedere” più quello che succede quasi quotidianamente nella n/s vita sociale !

E con le parole del Beato Giovanni Paolo II° :”Andiamo avanti con speranza “ !

Previte
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