Aborto: Roccella, nessuna contrapposizione fra accesso e obiezione – 13/09/2013 | Eugenia Roccella

COMUNICATO STAMPA

La relazione annuale al Parlamento sull’applicazione della legge 194, conferma ancora una volta il trend tutto italiano di diminuzione costante degli aborti secondo tutti gli indicatori: il tasso di abortività è fra i più bassi dei paesi occidentali, così come lo sono il ricorso all’aborto fra le minori, l’aborto ripetuto e quello tardivo, dopo i novanta giorni.

I dati sull’obiezione di coscienza mostrano una realtà diversa da quella descritta da alcuni negli ultimi tempi: ciascun non obiettore ha a proprio carico 1.7 interruzioni di gravidanza a settimana.

Il carico di lavoro dei non obiettori, quindi, è molto basso: eventuali problemi di accesso alle interruzioni di gravidanza non dipendono quindi dal numero degli obiettori di coscienza ma dall’efficienza dell’amministrazione della sanità locale.

Ancora una volta si dimostra quanto l’ideologia possa distorcere la realtà dei fatti: non c’è contrapposizione fra accesso all’aborto e diritto all’obiezione, che è un diritto alla libertà interiore, costituzionalmente fondato, ed è la prima e fondamentale libertà di cui dispone ogni individuo. Le reiterate campagne contro l’obiezione di coscienza mascherano, dietro la facciata dei diritti delle donne, una sostanza ideologica e illiberale che tende in realtà a colpire diritti fondamentali come quello della libertà di coscienza.

Fonte: Aborto: Roccella, nessuna contrapposizione fra accesso e obiezione – 13/09/2013 | Eugenia Roccella.

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