Accese proteste per l’espulsione del sacerdote rwandese padre Viateur

Il Clero zambiese contro il provvedimento del governo nei confronti del parroco di Lundazi. Domani la lettura nella diocesi della lettera di protesta firmata dal vescovo di Chipata

LUSAKA, sabato, 11 agosto 2012 (ZENIT.org) – Una “odiosa espulsione”, così Mons. George Cosmas Zumaire Lungu, vescovo di Chipata, ha definito il provvedimento del governo dello Zambia nei confronti di padre Viateur Banyangandora, sacerdote di origine rwandese, parroco di Lundazi.

Mons. Lungu ha espresso con forza la sua protesta in una lettera pastorale, che verrà letta in tutte le parrocchie della diocesi domani, domenica 12 agosto, il cui testo (inviato all’Agenzia Fides), ricostruisce con ricchezza di dettagli, l’arresto del sacerdote – definito  “un rapimento” – avvenuto lo scorso 30 luglio.

Il presule afferma di aver incontrato brevemente padre Viateur, presso la locale stazione di polizia dopo aver ricevuto una telefonata dal sacerdote con la quale gli comunicava di essere in stato di arresto. Secondo padre Viateur, le ragioni del suo arresto non erano chiare “eccetto – scrive il vescovo  – che erano in connessione con l’omelia domenicale nella quale si era pronunciato contro i prezzi del cotone. Mi ha assicurato di non aver attaccato il governo in alcun modo”.

In seguito, padre Viateur è stato condotto a Lusaka, dove non ha potuto usufruire di una tutela legale né essere contattato dal vescovo o da altri esponenti della diocesi. Mentre mons. Lungu cercava di ottenere notizie sulla sorte del suo sacerdote, veniva a conoscenza del fatto che padre Viateur era stato espulso in Rwanda.

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