Ad Assisi Gesù nasce tra 445 bossoli per ricordare i cristiani perseguitati e uccisi – Famiglia Cristiana

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Quest’anno l’albero di Natale e il Presepe allestiti nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco d’Assisi sono dedicati agli operatori pastorali uccisi in odio alla fede e ai sacerdoti che operano in condizioni precarie e di estrema povertà. Una natività su 445 bossoli è stata installata per ricordare il numero di uomini e donne uccisi per motivi religiosi dal 2000 ad oggi (secondo i dati dell’Agenzia Fides). L’albero di 15 metri, offerto dalla Regione Liguria che quest’anno ha donato l’olio per l’accensione della lampada di San Francesco, proviene dalle foreste del parco naturale regionale dell’Aveto. La cerimonia di accensione e benedizione si è tenuta l’8 dicembre ed è stata aperta dal Custode del Sacro Convento di Assisi padre Mauro Gambetti, durante la quale sono stati consegnati doni alle famiglie più bisognose. Tra i presenti all’evento natalizio il prete di “periferia”, don Silvano Rughi, e la sorella di padre Paolo Dall’Oglio, Cecilia Dall’Oglio. «Il presepe ci dice che ogni notte buia dell’uomo, la solitudine o la disperazione, la crisi o le difficoltà, la povertà o l’indigenza può essere illuminata e abitata dalla luce della pace», ha dichiarato il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato. «La stella cometa che ha guidato i Re Magi può rappresentare per ogni uomo smarrito una bussola, una stella polare per riprendere il cammino di oggi»

 

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