Agenzia Fides – AMERICA/MESSICO – Parroco costretto a blindare la parrocchia per la violenza, e i fedeli tornano a Messa

Monterrey (Agenzia Fides) – Tutto intorno c’è un muro alto cinque metri, di cemento armato, le cui pareti sono a prova di bombardamenti e di autobomba. Sono stati anche collocati dei blocchi di metallo alle finestre per impedire ai proiettili vaganti di penetrare in chiesa e colpire i fedeli. Inoltre nove guardie percorrono il perimetro 24 ore su 24. Non si tratta di una caserma o di un’ambasciata, ma della parrocchia di Santa Teresa d’Avila, che si trova a Colonia Mirasol, Secondo Settore, a ovest di Monterrey, in Messico. Il parroco, padre Scott Michael McDermott Eichhorst, si è visto costretto a prendere queste misure di sicurezza straordinarie in seguito agli eventi violenti verificatisi negli ultimi due anni. Ci sono stati molti morti innocenti a causa degli scontri tra le bande o fra l’esercito e i gruppi di delinquenti.

“Uno di questi scontri è durato circa 40 minuti … c’era il caos – racconta il parroco -. La gente non sapeva quello che stava accadendo. Proprio per questo motivo, per avvertire immediatamente i fedeli di quello che avviene fuori, abbiamo messo dentro la chiesa due semafori”. Il rosso indica scontri, morti o mobilitazione della polizia armata; il giallo, veicoli sospetti o persone armate fuori della chiesa; il verde significa via libera e che la strada è sicura.

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