Agenzia Fides – ASIA/MALAYSIA – Il Sultano di Selangor vieta l’uso del termine “Allah” ai non musulmani: i cristiani non ci stanno

Shah Alam (Agenzia Fides) – Sharafuddin Idris Shah, Sultano dello stato malaysiano di Selangor, ha vietato ai non musulmani, con una esplicita ordinanza (fatwa), di usare il termine “Allah”, dicendo che “è una parola sacra, esclusiva per i musulmani”. Secondo la Costituzione, il Sultano detiene il potere esecutivo in Selangor, uno dei 13 stati che compongono la Federazione malaysiana. Nello stato di Selangor, i cittadini musulmani sono il 57,9%, i buddisti il 24,4%, gli induisti l’11,6%, i cristiani il 3,8%, con uno 0,3% di altri piccoli gruppi religiosi.

Il divieto imposto dal Sultano riapre una ferita per la comunità dei credenti in Malaysia e soprattutto per i rapporti islamo-cristiani: la questione dell’uso del termine “Allah”, infatti, è stata al centro di una disputa giuridica fra la Chiesa e lo stato. “Allah” è la parola con cui “Dio” è tuttora indicato nella Bibbia in lingua malay, fin dalle prime edizioni, come testimonia la Bibbia “Alkitab” (1612), “edita ben prima della formazione della Malaysia, nata nel 1963”, notano fonti di Fides. La controversia fra la Chiesa cattolica e il governo è ancora aperta e resta “sospesa”, sebbene i cristiani abbiano vinto nel 2009 il primo processo in tribunale, che ha sancito il loro diritto di usare il temine “Allah”. Gli avvocati del governo hanno presentato ricorso e si attende ancora una soluzione definitiva.

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