Agenzia Fides – ASIA/PAKISTAN – Appello per un cristiano condannato a morte per blasfemia, in carcere da sette anni

Lahore (Agenzia Fides) – Il calvario di Younis Masih, cristiano condannato a morte per vilipendio al Profeta Maometto, da sette anni in carcere, è emblematico per tutti i casi di false accuse di blasfemia che toccano le minoranze religiose: Younis è un uomo accusato ingiustamente che si ritrova la vita rovinata, segnata da anni di detenzione e sofferenza. Ieri, 13 novembre, si è tenuta dinanzi all’Alta Corte di Lahore, l’udienza di appello per il processo a Younis Masih, condannato a morte il 30 maggio 2007 da un tribunale di primo grado in base all’art. 295-c del Codice Penale pakistano, per presunta blasfemia contro il profeta Maometto. La denuncia contro di lui era stata depositata il 10 settembre 2005, e il giorno dopo Younis è stato arrestato. Aveva 26 anni. Da allora è dietro le sbarre e la sua famiglia, composta da moglie e quattro figli minorenni vive la tragica assenza del padre e lotta ogni giorno per la sopravvivenza.

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