Agenzia Fides – ASIA/PAKISTAN – I Vescovi: “La soluzione del caso Rimsha è un contributo alla pace e all’armonia”

Lahore (Agenzia Fides) – “L’esito del caso di Rimsha Masih, la ragazza cristiana assolta da false accuse di blasfemia, sarà un contributo per la pace, la giustizia e l’armonia interreligiosa in Pakistan”, dice all’Agenzia Fides P. Yousaf Emmanuel, Direttore della Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza Episcopale del Pakistan. La Commissione monitora tutti i casi di blasfemia nel paese e fornisce a Fides i dati aggiornati: nel 2011 sono state incriminate 161 persone e 9 uccise in esecuzioni extragiudiziali, vittime della legge sulla blasfemia, composta dagli articoli 295b e 295c (vilipendio al Corano o al Profeta Maometto) del Codice Penale del Pakistan. Inoltre lo “Human Rights Monitor 2011”, il rapporto annuale curato dalla Commissione, rende noto che fra il 1986 (anno in cui è entrata in vigore la legge) e il 2010, sono 1.081 gli incriminati per blasfemia: fra loro 138 cristiani, 468 musulmani, 454 ahmadi, 21 indù.

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