Aleteia, il network alla ricerca della verità

Pensate alla moltitudine di siti cattolici sparsi in tutto il mondo, immaginate un portale che li intercetta, filtra e aggrega sulla base di un tema d’attualità che fa da connettore, metteteci un pizzico di alta ingegneria Google… ed ecco Aleteia: grande, forse l’unico aggregatore di news e contenuti multimediali della galassia cattolica. Però attenzione ad identificarlo come un mero aggregatore, perché Aleteia è anche un generatore di contenuti dotato di una squadra di giornalisti e collaboratori esterni accreditati (partners). Il tutto per essere sempre sull’onda della notizia, puntando sulla qualità dei contenuti. Presentato a Roma, presso l’Hotel Columbus di via della Conciliazione, Aleteia, dal greco αλήθεια Aletheia verità, produce contenuti in 6 lingue, che a breve diventeranno 10, e si propone, già dal claim del logo “Seeker of the thruth”, il compito di svelare la verità sulle questioni di fede, vita e società in un’ottica aperta al dialogo con tutti, credenti e non.

Aleteia è una rete aperta al contributo di tutte le persone che cercano la verità e vive sulla loro interazione fatta di commenti, segnalazioni, proposte per creare un network, dove ciascun partecipante abbia un ruolo da protagonista nella selezione, condivisione e valutazione dei contenuti. Ma è anche una rete di aggregazione e condivisione costituita da oltre mille partners tra media, istituzioni e associazioni di tutto il mondo. Si avvale di un Comitato editoriale di alto livello scientifico e di una squadra di circa cinquanta persone tra redattori, giornalisti, traduttori ed esperti di comunicazione che garantiscono contenuti in sei diverse lingue. Ci si può iscrivere come singoli utenti – spiega a Korazym Jesùs Colina, presidente e direttore editoriale di Aleteia – o, nel caso di istituzioni, bloggers, movimenti o associazioni accreditate, come partner. La collaborazione con Google si concretizza soprattutto nell’adozione della tecnologia Google Search Appliance, un motore di ricerca interno per l’individuazione dei contenuti pubblicati dai partner del mondo cattolico in Rete, con un margine di errore che oscilla tra il 5 e il 10%. Ma la sfida editoriale di Aleteia passa anche attraverso l’ascolto delle Rete, il cosiddetto Web listening, messo a disposizione da “3rdPlace”, che permette di intercettare e capire quali sono gli argomenti di tendenza nel Web.

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