Arcivescovo armeno di Aleppo: le parole del Papa segno di speranza per tutti i siriani

Mons. Marayati, commenta il messaggio del pontefice al popolo siriano pronunciato ieri all’Angelus. I cattolici di Aleppo affrontano la guerra pregando e digiunando per il dialogo e la riconciliazione. Fonti di AsiaNews sottolineano le gravi condizioni della popolazione. Alto il rischio di una catastrofe umanitaria.

Aleppo (AsiaNews) – “La vicinanza del Santo Padre al popolo siriano ci conforta e infonde speranza nei nostri cuori. Le sue parole richiamano tutti i cattolici di Siria a pregare per la pace e per la riconciliazione fra sunniti e alawiti”. È quanto afferma ad AsiaNews mons. Boutros Marayati, arcivescovo cattolico-armeno di Aleppo. Il prelato racconta che il messaggio del Papa pronunciato ieri all’Angelus è già stato tradotto in arabo e nei prossimi giorni sarà diffuso nelle varie parrocchie e diocesi del Paese.

L’arcivescovo sottolinea che in questi giorni di guerra la popolazione ha paura e si sente impotente di fronte alle violenze in corso fra ribelli del Free Syrian Army ed esercito. Per i cristiani l’unico gesto che infonde ancora speranza è la preghiera. “Abbiamo chiesto ai nostri fedeli di fare digiuno – racconta – e di offrire le loro sofferenze per la pace e il dialogo”.

La situazione della città-simbolo dell’economia  siriana peggiora di giorno in giorno. Da ieri sera i militari di Bashar al-Assad assediano i quartieri della zona nord controllati dai ribelli. Questa mattina l’esercito di Assad  ha conquistato parte del distretto di Salaheddine, controllato dai guerriglieri dell’Fsa. Il bilancio degli scontri è di almeno 168 morti.

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