ATTENTATO ISIS IN CHIESA/ Daghestan, urla “Allah Akbar” e uccide 5 donne durante la Messa

Nella repubblica caucasica a maggioranza musulmana del Daghestan un lupo solitario dell’Isis ha ucciso cinque donne che uscivano da una chiesa ortodossa: ecco cosa è successo

Immagine dal web

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Che l’Isis, sconfitto sul territorio in Iraq e in Siria, si stesse spostando verso altri territori a maggioranza islamica, confinanti con quelli dove era stato istituito lo stato islamico è un fatto purtroppo ben conosciuto. Qui i superstiti del califfato trovano rifugio e continuano a portare avanti la loro guerra folle. Uno di questi paesi, praticamente sconosciuto in Europa è il Daghestan dove domenica all’uscita di una chiesa ortodossa, uomini armati hanno ucciso cinque donne e ferito diverse persone. Ad agire un terrorista solitario, poi identificato come un ventenne residente nella stessa città, quella di Kizlyar, ucciso dalla polizia dopo un conflitto a fuoco dove è stato ferito anche un corrispondente dell’agenzia Tass.

Domenica era la festività ortodossa di Maslenitsa che in Russia, Ucraina e Bielorussi si tiene nella settimana immediatamente precedente l’inizio della Quaresima. L’attentato è stato immediatamente rivendicato dall’Isis (il loro comunicato: “Un soldato dell’Islam, Khalil Daghestani, ha attaccato una chiesa nella città di Kizlyar, nel Daghestan” anche se l’aggressore era evidentemente il solito lupo solitario indottrinato “fai da te” attraverso i social network, il che comunque non esclude come già detto che nel paese caucasico a maggioranza islamica si trovino cellule e gruppi combattenti dell’Isis come in altri paesi vicini. Lungi dall’essere finita, continua dunque la guerra contro gli estremisti radicali islamisti pagati da vittime innocenti della minoranza cristiana.

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