Australia: costretti a pagare l’aborto con la Ru486 | Tempi.it

luglio 2, 2013 Benedetta Frigerio

Per il ministro della Salute, Tanya Plibersek, la pillola dell’aborto “fai da te” è essenziale come quelle dei medicinali anti tumore. «Così le donne avranno più possibilità di scelta»

La pillola abortiva Ru486 come i farmaci contro il cancro. A mettere la vita nascente e il tumore sullo stesso piano è il ministro della Salute australiano, Tanya Plibersek, che ha annunciato che le esenzioni per i medicinali salvavita saranno estese anche alla kill pill.

PERCHE’ LO FANNO ALTRI. Plibersek ha motivato la scelta così: «Offrendo questa possibilità alla donna in un momento tanto difficile per la sua vita, spero che avrà più possibilità di scegliere». Il fatto di poter abortire il più in fretta possibile, e in maniera autonoma, corrisponderebbe quindi a una possibilità maggiore di scegliere. Non solo, il ministro ha la certezza che la decisione sia giusta solo perché così sarebbe «stato permesso in quaranta paesi che hanno avuto accesso alle pillole abortive per diversi anni».

PREZZI DISCORDANTI. Plibersek ha paragonato la speranza «data da farmaci contro il cancro sovvenzionati dallo Stato per i pazienti che in precedenza non potevano permettersi trattamenti costosi», a quella data da «un maggior accesso all’aborto per le donne che vivono nelle periferie dell’Australia e che hanno dovuto percorrere lunghe distanze e stare lontano dalla famiglia per sottoporsi a un intervento chirurgico».
Senza le sovvenzioni statali i farmaci per il cancro possono costare fino a 110 mila dollari l’anno; la pillola abortiva costa solo 36,10 dollari. I contribuenti saranno dunque costretti per legge a sovvenzionare l’aborto “fai da te”.

Fonte: Australia: costretti a pagare l’aborto con la Ru486 | Tempi.it.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Oceania e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.