AVVENIRE SOTTOVALUTA LA LEGGE ANTI-OMOFOBIA? – di Michele Majno

ADERIAMO ALL’APPELLO PER FERMARE LA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO L’OMOFOBIA

Dal “Corriere del Sud” riprendiamo una lettera che alcuni partecipanti alla manifestazione della “Manif pour Tous Italia”, tenutasi a Roma il 5 agosto, hanno inviato al direttore di Avvenire, che per ora non ha avuto il tempo di rispondere. Forse per le vacanze estive? Non lo sappiamo. Sappiamo però che Avvenire non è un giornale come tutti gli altri, anche se spesso fa ogni sforzo per esserlo; è il giornale dei Vescovi italiani, è il “quotidiano cattolico” che si vende nelle parrocchie e che dovrebbe, per i cattolici, essere una sicura voce di riferimento.

 

Dal CORRIERE DEL SUD

 

Avvenire sottovaluta la legge anti-omofobia?

Di seguito riproduciamo la lettera che alcuni partecipanti alla manifestazione della Manif Pour Tous Italia hanno inviato lo scorso 7 agosto al direttore del giornale “Avvenire” e mai pubblicata:

Spettabile Direttore,

abbiamo constatato con amarezza che né martedì né mercoledì è stata data sul giornale notizia della manifestazione della Manif Pour Tous Italia tenutasi il 5 agosto al centro di Roma, Piazza di Pietra, con  ben 500 persone, nonostante la calura agostana.

Eppure della scorretta chiusura notturna della discussione generale sulla legge Scalfarotto-Leone sono stati informati i lettori e, quindi, sarebbe stato opportuno menzionare almeno la “veglia” del 5 agosto alla quale con noi oltre a molti giovani e famiglie hanno partecipato anche tre parlamentari cattolici (Giovanardi, Malan, Pagano) che in segno di solidarietà si sono anche imbavagliati come succederà a breve se passerà nell’indifferenza dei media la c.d. legge anti-omofobia.

DISTINTI SALUTI

Giuseppe Mancini

Sara Deodati

Giuseppe Brienza

Adele Lacroce

***************************

 

In Parlamento si sta giocando una partita colossale; le forze maligne lavorano ormai allo scoperto e, assistite da una schiera di utili idioti, intendono far passare una normativa che avrebbe un effetto devastante sulla Società, sulla libertà di espressione e sulla libertà religiosa. Ed è anche, si badi bene, una legge che porterebbe corruzione, perché, con l’inevitabile effetto di far percepire come “giusto” ciò che è solo “legittimo”, ossia stabilito dalla legge, inculcherebbe l’idea di una “normalità” dell’omosessualità che, forse giova ricordarlo, tanto più a un quotidiano cattolico, è un vizio contro natura e un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio.

Certo, può esserci stata solo una dimenticanza da parte di Avvenire; ma ci sembra gravissimo che non si dia spazio e notizia a ogni informazione utile per evitare una deriva verso la barbarie che sembra inarrestabile.

Non vorremmo che anche per questa sciagurata legge troppi cattolici entrassero in quel pavido ordine di idee per cui si cerca il compromesso, il “male minore”, non si vogliono prendere posizioni troppo “estreme” per non chiudere al “dialogo”. Con questi atteggiamenti miti e arrendevoli sono allegramente passate le leggi sul divorzio e sull’aborto, che sono stati i primi due formidabili colpi di piccone alla civiltà. Le piccole furbizie, le pavidità, la ricerca del quieto vivere, non hanno mai portato a nulla se non al rafforzamento del nemico. Rendiamoci conto che si sta lottando non per una qualsiasi proposta di legge, ma per salvare quel che resta del vivere civile, della Tradizione, della possibilità di esprimere le verità che da sempre sono chiare alla retta intelligenza e che da sempre sono difese dalla Chiesa Cattolica.

Ai Pastori della Chiesa, e quindi anche al loro organo di stampa, i fedeli hanno il diritto e il dovere di chiedere di comportarsi da uomini, con coraggio. Forse sarebbe ora di rendersi conto che quella che stiamo vivendo è una guerra e i nostri nemici hanno uno scopo ben preciso: la distruzione della civiltà, per ottenere la quale è necessario tappare la bocca alla Chiesa cattolica, custode della vera civiltà. Guardiamo ciò che accade in Francia. Se in un domani fin troppo vicino anche l’Italia sarà un Paese in cui si andrà in galera per aver manifestato dissenso a leggi che pretendono di stravolgere le più elementari verità naturali, avremo senza dubbio raggiunto un bel risultato. Allora sarà troppo tardi per piangere.

Fonte: AVVENIRE SOTTOVALUTA LA LEGGE ANTI-OMOFOBIA? – di Michele Majno.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Europa e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.