AYAAN HIRSI ALÌ, DONNA-SIMBOLO PIENA DI CONTRADDIZIONI: DALL’ISLAM ALLA LIBERTÀ

Ayaan Hirsi Alì è una donna-simbolo piena di contraddizioni. Somala e di origine musulmana, ma più che emigrata, letteralmente fuggita da un mondo al quale non apparteneva, da un padre-padrone che voleva mandarla in Canada a 22 anni, da uno sconosciuto, con un accordo prematrimoniale, dove la volontà della donna nulla vale, ma deve soltanto obbedire. E’ l’Islam che più temiamo, quello oltranzista, in ritardo oltre 5 secoli per i diritti umani e lo sviluppo equo e dignitoso della società, ma ricordiamo che anche nel passato le donne in Europa erano “promesse” sin dalla più tenera infanzia, non votavano, ne’ potevano studiare. Ayaan fugge in Olanda, approfittando di uno scalo in Germania nel volo che la doveva portare dal “marito” e richiede l’asilo politico, vive sotto scorta, da quando ha collaborato alla sceneggiatura del film “Submission”, dichiarando di rifiutare la fede islamica, atea e libera. Si iscrive all’Università e …

… diventa una leader politica, che difende i diritti delle donne, degli omosessuali, in guerra con il pericolo-Islam.

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