Belgio #ProLife: Medici chiedono riforma legge eutanasia:”troppi abusi” – Matchman News

Nelle scorse settimane 43 psichiatri, psicologi e accademici belgi hanno pubblicato una lettera aperta che chiedeva un dibattito nazionale sulla questione dell’eutanasia e delle malattie mentali.

Questi esperti nel campo affermano che la legge attuale è troppo vaga, e si traduce in molte morti non scontate.

Wim Distelmans, il capo della Commissione per l’eutanasia belga, ha affermato che la prominente psichiatra Lieve Thienpont ha approvato le richieste di suicidio assistito da molti pazienti sulla base di sofferenze psicologiche, consentendo ai pazienti di essere sottoposti a eutanasia illegalmente.

Il problema non ha suscitato molto interesse in Belgio fino a quando le fonti internazionali non hanno iniziato a segnalarlo.

La Thienpont ha negato le affermazioni, incolpando i suoi pazienti:’Questi pazienti sono molto disperati, stressati. Dicono cose che non sono sempre corrette.’

La lettera di psichiatri, psicologi e accademici è emersa in risposta alle affermazioni della Theinpoint e coloro che approvano l’eutanasia per sofferenza psicologica, osservando che non può esserci una vera prova oggettiva quando si tratta di valutare ciò che costituisce sofferenza psicologica “insopportabile”.

L’eutanasia a causa della sofferenza psicologica insopportabile è futile e molto problematica. Si tratta di persone che non sono terminali e, in linea di principio, potrebbero vivere per molti anni.

Pertanto, un’estrema cautela è appropriata sia clinicamente che legalmente.
La soluzione, dicono i sostenitori, è una regolamentazione più severa e specifica per proteggere i belgi a rischio:”La legge non indica i criteri esatti per la sofferenza insopportabile e psicologica. Qualsiasi lamentela relativa a qualsiasi negligenza in questo settore finirà in una “terra di nessuno” legale e illegale allo stesso tempo.

La legalizzazione del suicidio assistito in Belgio ha posto agli psichiatri e altri medici in una posizione difficile in termini di relazione con i loro pazienti. Come può un medico giurare di preservare la vita e allo stesso tempo consentire il suicidio assistito? Come può un medico professionista, il cui ruolo è quello di curare la malattia mentale, somministrati farmaci letali?

“Dalla legge sull’eutanasia c’è stata una sorta di follia nel nostro lavoro. Dopo la minaccia del suicidio, per il quale devi stare costantemente in guardia come psichiatra, ora c’è la minaccia dell’eutanasia”, ha scritto uno dei firmatari. Se i professionisti sono confusi, come possono essere al sicuro i pazienti?

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