Bestemmie on line. L’orribile gusto di essere osceni

Mena ebreo littleSono tantissimi i siti in cui la bestemmia è valorizzata e promossa. E negli ultimi anni sono cresciuti ancora di più. Per non parlare di Facebook, dove è facilissimo aprire un profilo e dargli il nome che si vuole.
Dopo alcune segnalazioni giunte ad “Anche tu corrispondente”, abbiamo avviato una piccola ricerca. Il risultato è stata una lista di decine e decine di pagine il cui solo scopo è quello di scrivere e condividere insulti.

Precisiamo subito che qui per “bestemmia” non si intende né una riflessione atea/eterodossa che presuppone una qualche linea di pensiero, né si intende una “frase che scappa” durante una discussione in un blog o una goliardata. Si tratta solo di un mare di oscenità di cui si farebbe volentieri fare a meno.

La cosa incredibile rimane comunque il numero di adesioni medie per ognuna di queste pagine. Di solito superano i 2-3 mila “Like”, ma con punte molto alte fino a sorpassare i 20mila o i 96mila, come in un caso di cui parleremo fra poco. Sono quindi realtà che trovano un alto numero di frequentatori. Questo tipo di “passatempo” piace a molti, non c’è che dire.
Oltretutto, pur nella monotonia della formula, ognuno di questi profili ha un proprio “stile”, dove alla bestemmia è associato un qualche tema. Ed è proprio questo l’aspetto più preoccupante.

Ma andiamo per ordine. Di solito la proposta iniziale è una gara di bestemmie. L’amministratore parte da una considerazione generale e poi incita gli utenti a proporre la bestemmia più divertente. E tutti si scatenano.
Oppure viene condivisa un’immagine. Si va dal semplice fotoritocco con freddura, alla manipolazione di contenuti. Per farsi un’idea, ne abbiamo già raccolte diverse nei mesi scorsi nella sezione Fotogallery, raccolte da siti americani, inglesi e tedeschi. In Italia, oltre a circolare varianti delle stesse, talvolta vengono fotografate scritte sui muri, con frasi assolutamente prive di senso: “Chi è causa del suo mal, porc… (segue bestemmia)”.

Cliccare sul link per continuare a leggere: Bestemmie on line. L’orribile gusto di essere osceni | No Cristianofobia – Osservatorio sulla Cristianofobia nel mondo.

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