Bilancio di un anno. E previsioni

Nell’Italia cattolica ci si sposa sempre meno, e c’è chi vi vede l’ennesimo segnale dell’avvento di un’età postcristiana. Un’analisi sugli attuali “segni dei tempi” e su come la Chiesa li interpreta

di Sandro Magister

ROMA, 30 dicembre 2012 – Un indicatore forte della secolarizzazione nei paesi di antica cristianità è il calo dei matrimoni sacramentali.

Anche l’Italia è segnata vistosamente da questo calo. L’edizione del 2012 dell'”Annuario statistico italiano”, pubblicata nei giorni scorsi dall’ISTAT, ha documentato che per la prima volta, nell’Italia del Nord, i matrimoni civili hanno superato i matrimoni religiosi, nella proporzione di 51,7 contro 48,3 ogni cento.

Ma ciò non significa che i matrimoni in municipio registrino una “vittoria” sui matrimoni in chiesa. Sia gli uni che gli altri, infatti, sono diminuiti di numero rispetto all’anno precedente. Anzi, i matrimoni civili sono calati più ancora dei religiosi: meno il 7,3 per cento i primi, e meno il 4,6 per cento i secondi.

Per i matrimoni civili il declino è fortissimo. Dopo molti anni di crescita ininterrotta, dal 2008 non fanno che diminuire. Ha commentato su “il Foglio” del 28 dicembre il demografo Roberto Volpi:

“Se si tiene conto che tra i matrimoni civili cresce la quota dei secondi matrimoni – quelli di quanti, per essere divorziati, non possono sposarsi in chiesa – si capisce bene come tra coloro che si sposano civilmente per la prima volta il tonfo sia ancora più forte. La verità è che in Italia non ci si sposa più: né in chiesa né in municipio”.

Riguardo ai matrimoni celebrati, quindi, l’Italia non rappresenta più una “eccezione” rispetto ad altri paesi di avanzata secolarizzazione. Anzi, il suo quoziente di nuzialità è ormai tra i più bassi d’Europa: con soli 3,6 matrimoni in un anno ogni mille abitanti, contro i 4,7 dell’insieme dell’Unione europea.

Nelle due regioni italiane più ricche, la Lombardia e l’Emilia Romagna, il quoziente di nuzialità è addirittura sotto il 3 per mille, la metà di quello dei paesi scandinavi: Danimarca, Svezia, Finlandia.

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