NIGERIA: NESSUN LUOGO È PIÙ SICURO
«Gli attentati anticristiani hanno cambiato il nostro modo di vivere, anche all’interno del seminario» racconta ad ACS-Italia il rettore del Seminario maggiore Good Shepherd di Kaduna, padre Joseph Salihu.
Dallo scorso gennaio gli attacchi contro i cristiani contano più di 277 morti e decine e decine di feriti. Negli ultimi 18 mesi più di 430 chiese sono state distrutte. È ormai questa la vita quotidiana dei cristiani in Nigeria. Una vita che, in ben 12 Stati della Federazione, è scandita anche dalla Legge islamica che impone le sue norme.
Anche i bambini, per quanto piccoli, hanno già capito quanto sia difficile essere “cristiani” e quanto sia pericoloso recarsi tutte le domeniche a Messa soprattutto ora che si sta avvicinando il Natale.
Anche ogni volta che escono per andare a giocare, i loro familiari adulti li scrutano attentamente e verificano che si siano tolti di dosso qualsiasi simbolo religioso. Benché siano ancora piccoli, questi bambini sanno che questo è un gesto che può salvar loro la vita.
È solo con l’aiuto di benefattori come Voi, che ogni giorno si indignano di fronte alla violenza ed ai soprusi perpetrati senza sosta nei confronti dei cristiani nigeriani, che ACS potrà aiutarli: per decidere di intervenire non possiamo aspettare la prossima strage. Una donazione, anche la più piccola, è fondamentale.
A Natale facciamo loro un dono speciale: aiutiamoli a tenere accesa la speranza!
Nel mondo un seminarista su dieci può conseguire i suoi studi grazie ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. Nel 2011, ben 11.476 seminaristi hanno beneficiato del supporto della Fondazione pontificia che comprende: sostegno alla formazione, costruzione di nuovi seminari, aiuti e veicoli per la pastorale, finanziamento di pubblicazioni. I sacerdoti che insegnano nei seminari ricevono inoltre le intenzioni di Sante Messe e celebrano i cicli di Messe Gregoriane richieste dai benefattori ACS di tutto il mondo per i propri cari. Spesso queste offerte costituiscono l’unico “stipendio” percepito dai professori.
Fonte: Campagne | ACS Italia.
