Card. Ravasi: vorrei un “Cortile dei Gentili” a Oslo, terra di dialogo coi luterani

Ai confini della cristianità: alla ricerca dell’eredità comune fra Norvegia e Santa Sede”. Su questo tema si è tenuta ieri a Roma una giornata di studio promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura e dall’Istituto di Norvegia. Archeologia, architettura, mistica nordica e pellegrinaggi sono alcuni degli ambiti indagati per illustrare i collegamenti tra la terra di sant’Olaf e la Sede di Pietro.Tra i relatori, mons. Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, Rolf Trolle Andersen, ambasciatore di Norvegia presso la Santa Sede, e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del dicastero della Cultura. Proprio il cardinale Ravasi ha espresso il desiderio di portare nella capitale norvegese Oslo l’esperienza del “Cortile dei Gentili”, nata come piattaforma di dialogo fra credenti e non credenti. Carl Vilhem Hojer, collega del programma scandinavo, ha chiesto al porporato le ragioni di questa scelta:
R. – Il mio desiderio è quello di poter portare un Cortile dei Gentili a Oslo, per almeno due ragioni. La prima, perché siamo all’interno di un Paese luterano in cui la presenza cattolica è minoritaria, e un Paese laico, fortemente secolarizzato

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