Cattolici e società civile contro l’oppressione di Pechino | Laogai

Cattolici e gruppi pro diritti civili hanno manifestato il loro dissenso verso un funzionario di Pechino, che ha anticipato il proposito del governo cinese che mira a restringere le libertà di cui gode oggi Hong Kong. HONG KONG CINA no basic law Cattolici e società civile contro loppressione di Pechino L’alto ufficiale ha inoltre lanciato un monito alle “forze” straniere, intimando loro di “non interferire” negli affari interni del governatorato. Lian Chan, segretario esecutivo della Commissione diocesana di Giustizia e Pace di Hong Kong, spiega ad AsiaNews che “non sorprende” che il governo centrale sia impaziente e voglia imporre quanto previsto all’articolo 23 della Basic Law (la piccola Costituzione del territorio), una norma che regola la sicurezza di Hong Kong e mira a reprimere le sovversioni. Ricordando i recenti casi in cui vi è stato un uso eccessivo della forza da parte della polizia di Hong Kong, Chan sottolinea che il margine di libertà e movimento rimasti per esprimere le proprie idee e opinioni in città, negli ultimi anni, si è ristretto, frenando l’ideale di “un Paese, due sistemi”. L’attivista cattolica ha confermato che il suo gruppo si è unito agli altri movimenti civili, per manifestare la propria opposizione alle disposizioni previste all’articolo 23. I leader ricordano che manca ancora l’introduzione a pieno regime del suffragio universale, quale mezzo per regolare la vita politica; la norma può essere inoltre sfruttata dalle autorità, per un controllo sistematico della società.

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