Cattolici impegnati in politica: ”costruite ponti di dialogo “!

Incontrando domenica 27 agosto 2017 un gruppo di Legislatori Cattolici, Papa Francesco li ha esortati a “costruire ponti di dialogo tra diverse prospettive politiche” e a “promuovere una maggior cura per gli indifesi e gli emarginati, in particolare i molti che sono costretti a lasciare la loro patria”.

La Politica col P maiuscolo come la definisce il Santo Padre, dimostra di essere un chiaccherio  continuo e vano, mentre la Legge Elettorale languisce in un indefinito abisso, ma ci si chiede i Cattolici dove andranno a finire ?

In atto sulla Riforma Elettorale nell’agone politico, argomento che occupa tutti i mass media ed il Parlamento, anche se insistono, pare, giusti premi di maggioranza che garantiscono la governabilità, non devono essere escluse le liste di candidati in previsione ” bloccate ” .

Dopo la dolorosa esperienza della “ dittatura ventennale”, sono stati definiti, con maggiore rigore rispetto allo Statuto Albertino, i principi relativi alle libertà fondamentali introdotte dalla Costituzione, che riconosce l’esistenza di diritti “inviolabili dell’uomo” (art. 2) ed il valore di una particolare dignità propria della persona umana .

La Riforma della legge elettorale in pectore della Politica è dibattuto in questa crescente crisi politica rispetto alle precedenti situazioni di “stallo”, ma la situazione resta ancora irrisolta se gli obiettivi non sono tesi alla governabilità e nel contempo a quelli di una adeguata capacità di esprimere la volontà del cittadino elettore nel scegliere coloro che devono rappresentare le necessità nel Parlamento futuro.

Non pare sufficiente ripetere che i Partiti sono indispensabili per la democrazia, ma dal momento che sono passati anni di “stallo” nel n/s Paese, dove sono proliferati rappresentanze “politiche di varia natura”, ben vengano le soglie di sbarramento nel processo riformatore, accettando forse l’impostazione, ma non i privilegi, le clientele, i ricatti, gli sprechi !

Se vogliamo proporre e considerare un’analisi superficiale sui costi della politica, non ci dobbiamo dimenticare una certa capacità di ascolto che ci porta a concepire che ormai le espressioni politiche anomale non sono altro che Centri di Potere, che danneggiano e/o hanno danneggiato il n/s Bel Paese

Quindi ben venga la Riforma della Costituzione nella “ costruzione di ponti di dialogo “, perché alla crisi economica in atto quasi irrisolvibile per certi sensi, è facile risolvere quella politica mediante delle opportune Riforme Costituzionali .

Si cercano i Cattolici cambiando sigle, inventandone delle nuove, creando nuovi “Partiti”, espressioni politiche nuove, ma se non sono trasparenti le coscienze, se l’egoismo non cede il posto all’altruismo, se le parole non si tramutano in opere e non ultimo se il potere non viene inteso come servizio ai cittadini, allora tutto è vano ed è crescente la disaffezione verso la politica !

La politica, “vista” nella sua essenza panoramica e da un ampia visualità della pubblica opinione, è quella che ancora oggi è ridotta ad un chiacchierio continuo e generico, che complica ogni cosa, ben lontana da risolvere i problemi reali .

Fin’ ora non si declamano prospetti, propositi, proponimenti verso quei valori etici che il  Magistero della Chiesa Cattolica insegna, né si “vedono” enunciazioni di programmi con la Dottrina Sociale che pone come fondamento il bene comune .

Allora si verifica, per tenere insieme coerenza e concretezza, come i dati statistici dimostrano, che una forte astensione dal voto dell’elettorato ritenuto moderato favorisce ed agevola Movimenti o Partiti , dove sono tutti bravi a demolirsi l’un l’altro, ma incapaci a far sorgere o smuovere nell’elettore motivi di profondo valore etico, invece di addivenire ai gruppi di potere che non portano beneficio alla comunità .

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° : Andiamo avanti  con speranza ” !(NMI,58 )

Previte

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