Centrafrica, strage di cristiani: mille morti | Mondo | www.avvenire.it

L’incontro tra culture diverse, soprattutto nel mondo della scuola, agenzia educativa per eccellenza, dovrebbe generare ricchezza, non chiusura. «Mi fa sempre un certo effetto quando sento che in alcune scuole pubbliche decidono di bandire il presepe per non “offendere” gli alunni di altre religioni e “facilitare” l’integrazione”, ha commentato suor Anna Monia Alfieri, presidente di Fidae Lombardia, la federazione regionale delle scuole cattoliche primarie e secondarie, in un’intervista a Famiglia cristiana.it (14 dicembre). «Nelle paritarie cattoliche ci sono anche studenti e dipendenti di altre religioni che non si sono mai sentiti offesi o esclusi dall’allestimento del presepe o dal momento della messa. L’importante è presentare l’evento del Natale con chiarezza, altrimenti si genera davvero molta confusione nei bambini». La chiarezza è la chiave per non “demonizzare” nemmeno il povero Babbo Natale in contrapposizione a Gesù Bambino: «se abbiamo chiaro che cosa stiamo festeggiando – ha spiegato suor Alfieri -, se sappiamo testimoniarlo con coerenza, possiamo anche lasciare ai nostri bambini più piccoli la fantasia di un nonno vestito di rosso. Se ritorniamo ai contenuti, i contenitori non saranno più un problema» (Famiglia cristiana.it 14 dicembre).

I rituali, ha spiegato l’antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani a Famiglia cristiana (14 dicembre) sono sempre «frutto di elaborazioni plurisecolari, ci sono acquisizioni, incontri, proposte». «Il presepe nelle altre culture – ha aggiunto l’antropologo – può cambiare forma e noi ci dobbiamo porre in dimensione dialogica: raccontiamo le nostre tradizioni che possono essere prese e riplasmate da altri, così come noi prendiamo a nostra volta quelle altrui. Del resto il messaggio cristiano è universale. Occorre continuare a fare il presepe nelle scuole, non dobbiamo rinunciare a una parte di noi». Ma come fare spazio anche agli altri? «Siamo una società multietnica che ha vissuto drammi recenti come quello di Lampedusa. Perché non mettere nella grotta un Gesù Bambino dalla pelle nera?» (Famigliacristiana.it 14 dicembre).

Fonte: Centrafrica, strage di cristiani: mille morti | Mondo | www.avvenire.it.

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