Chi sono i “taleban” del Boko Haram | Mondo | www.avvenire.it

Si teme ci sia la mano del gruppo jihadista dei Boko Haram  sul sequestro dei due preti di Vicenza
e una suora canadese questa notte in Camerun.

Ecco chi sono e che cosa vogliono i terroristi nigeriani che negli ultimi tempi hanno compiuto diverse incursioni nel nord del Camerun.

Eliminare la presenza cristiana in Nigeria, rovesciare il governo federale e creare un Califfato Islamico, sul modello di quello che esisteva nel Nord del Paese africano prima della conquista britannica del 1903. Boko Haram è un gruppo oltranzista islamico, fondato nel 2002 dallo sceicco Mohammed Yusuf, con l’obiettivo di combattere tutto ciò che è occidentale – dalle elezioni ai pantaloni e alle camicie – e di ripristinare una sharia senza compromessi con la modernità.

All’inizio, Yusuf creò nella cittadina nigeriana di Maiduguri una moschea e una madrassa. Ma oltre ad una istruzione islamica, le sue strutture si trasformarono presto in luoghi di
reclutamento per aspiranti jihadisti africani, con forti legami con al-Qaeda.

Nel 2009, il battesimo del fuoco per il gruppo, che cercò di conquistare il controllo della città di Maiduguri, con una serie di attacchi alla polizia locale. Finì in un bagno di
sangue, con migliaia di militanti di Boko Haram uccisi o arrestati. Anche il capo carismatico Yusuf perse la vita.

Il movimento però non venne eliminato, si riorganizzò nel 2010 e in un attacco alla prigione di Bauchi riuscì a liberare e recuperare i suoi membri imprigionati.

Negli ultimi quattro anni, il movimento ha cominciato a prendere di mira i cristiani, colpendo con bombe e kamikaze le chiese durante le messe domenicali. Tra le stragi più terribili quella nelle basiliche di Abuja il giorno di Natale del 2011.

Lo scopo degli islamisti non è solo quello della pulizia etnica anti-cristiana ma di spingere il Paese ad una generalizzata guerra interreligiosa e così al tracollo. Boko Haram ritiene infatti che lo Stato nigeriano sia governato da non credenti. Ma tutto ciò che ha a che vedere con una parvenza di democrazia, per i seguaci di Yusuf è “haram”, proibito.

Non a caso il vero nome del movimento è “Jamàatu Ahlis Sunna Liddàawati wal-Jihad” che in arabo significa “la gente impegnata nella diffusione degli insegnamenti e della Jihad del Profeta”. L’abbreviazione è appunto “Boko Haram”, che vuol dire: “l’istruzione occidentale è vietata”. Per il Congresso americano e per molti paesi europei  è sinonimo di terrorismo, simile a quello portato avanti dai talebani afghani.

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