Chiese sotto attacco in Siria, Cile e Belgio – CR – Agenzia di informazione settimanale

13/01/2018

E’ miracolosamente sfuggito alla morte l’arcivescovo maronita di Damasco, mons. Samir Nassar (nella foto): alle ore 13.20 dello scorso 8 gennaio un colpo di mortaio è caduto sul suo letto, coprendolo di schegge. Il prelato si trovava in quel momento nei pressi del lavandino, nel vicino bagno, ed è stato questo che probabilmente gli ha salvato la vita. Se in quel momento fosse stato solo poco : «La Provvidenza veglia sul suo piccolo servo – ha commentato mons. Nassar – Ora anch’io sono esiliato come 12 milioni di rifugiati siriani, che non hanno più alcunché».Ingenti i danni: da sostituire le porte della Cattedrale e 43 finestre, i serbatoi di carburante e dell’acqua sono da riparare, la rete elettrica da ricostruire, anche una vettura nello scoppio è rimasta danneggiata. I fedeli si sono lasciati andare ad un’esplosione di gioia, tuttavia, vedendo uscire intatto, dal fumo e dai detriti, il loro arcivescovo.

E’ stato probabilmente un gruppo di anarchici nell’orbita del radicalismo Mapuche ad attaccare tre chiese a Santiago, capitale del Cile. Gli autori del gesto sacrilego, rimasti sconosciuti, hanno lanciato bombe molotov contro i portali e contro le finestre, danneggiandoli con le fiamme. Ufficialmente gli attentati non sono stati ancora rivendicati. Un vasto incendio è divampato anche presso una quarta chiesa. I malviventi, scavalcato il recinto, hanno lanciato delle molotov contro la facciata della chiesa. Danni sono stati inflitti alla porta ed alle finestre. Nei pressi della parrocchia intitolata a Santa Isabella d’Ungheria, una di quelle finite nel mirino dei delinquenti, per la precisione all’incrocio tra la strada Las Violetas e Las Catalpas, sono stati ritrovati anche degli opuscoli contenenti minacce esplicite contro il Pontefice, che si recherà in visita nel Paese lunedì prossimo.

Nessun dubbio circa l’origine dolosa dell’incendio, appiccato ieri attorno alle ore 18 nella chiesa intitolata a Sant’Antonio di Padova, in pieno centro a Charleroi, in Belgio. Secondo una prima ricostruzione, pare che ignoti si siano serviti del fuoco delle candele, per trasformare carte e cartoni trovati all’interno in vere e proprie torce. Dei passanti hanno però notato del fumo uscire dall’edificio sacro ed hanno pertanto dato l’allarme. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno avuto ben presto ragione delle fiamme. Contenuti i danni. Gli inquirenti sono al lavoro, per riuscire a risalire all’identità dei responsabili, studiando le immagini girate dalle telecamere di videosorveglianza.

 

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