Cina Il Natale amaro di mons. Taddeo Ma – MissiOnLine.org

di Giovanna Di Vincenzo

Il vescovo ausiliare di Shanghai agli arresti domiciliari ha passato le festività commentando su Internet brani della Scrittura. MissiOnLine ha postato un messaggio di solidarietà a nome dei cattolici italiani.

Recluso nel seminario di Sheshan, nei dintorni di Shanghai, monsignor Taddeo Ma Daqin, il vescovo ausiliare della diocesi, continua a dare un grande esempio di coraggio e fede. Nonostante sia sottoposto agli arresti domiciliari forzati, ha trascorso il Natale sostenuto dall’affetto e dalla solidarietà dei cattolici di tutto il mondo. Colpevole di essere fedele al Papa e, per questo, di aver rifiutato l’adesione all’Associazione patriottica, il vescovo da cinque mesi è prigioniero di un regime che non ammette interferenze dall’esterno e pretende di dettare le sue regole nell’ambito religioso. Esautorato dalle funzioni sacerdotali, lontano dai suoi fedeli durante la festività del Natale, monsignor Ma Daqin non si arrende e varca il muro dell’isolamento attraverso internet, unico mezzo attraverso cui continua – nonostante tutto – a diffondere la parola del Signore.

Con molta cautela, continua infatti a “postare” sul suo account Weibo- il corrispettivo cinese di Twitter- preghiere e riflessioni per l’anno della Fede, come quella espressa alla vigilia di Natale: «”Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù, il quale, essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini”. (Fil 2:5-8). Il Natale è la festa della pace, è un momento di grazia, ma al di là della gioia, non dimentichiamo che Gesù è morto per noi».

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