Secondo l’agenzia UcaNews la Conferenza (ufficiale) dei vescovi cattolici – legata al governo e non riconosciuta dal Vaticano – avrebbe revocato la nomina a vescovo coadiutore al presule blogger che si è dimesso dall’Associazione patriottica
La Conferenza dei vescovi cattolici cinesi – organismo ufficiale controllato dal governo di Pechino e non riconosciuto dal Vaticano – avrebbe tolto a mons. Taddeo Ma Daqin il titolo di vecovo coadiutore di Shanghai. Questo in seguito alla clamorosa presa di posizione del presule quarantenne che ha lasciato l’Associazione patriottica e per questo dal luglio scorso si trova confinato nel seminario adiacente al santuario di Sheshan. A dare la notizia di questa decisione è stata questo pomeriggio l’agenzia UcaNews, citando fonti anonime interne alla Conferenza. Anche AsiaNews – attraverso fonti proprie – conferma l’esistenza di questa voce, anche se per il momento non esistono documenti scritti.
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