Competono alla persona diritti e tutele in condizioni psico-fisiche?

Domandiamo alle Istituzioni : si farà la riforma delle leggi necessarie sulla salute mentale prima della fine 17° Legislatura ?

 

E ci risiamo ! restano sempre gli stessi a “gridare” il solito ritornello per una situazione tragi-comica : sarà fatta la riforma della Legislazione sulla malattia mentale prima della fine della 17° Legislatura si chiede anche la famiglia di questi “desaparecidos della n/s civiltà” ?

 

Ci domandiamo e domandiamo con la pubblica opinione : l’individuo-persona, in condizioni di una complessa realtà psico-fisica ha una sua priorità di richiedere il diritto a vivere in mezzo agli altri dove è molto importante il poter esercitare diritti e tutele che non possono essere estromessi a causa di una acuta sofferenza o da una condizione sociale restrittiva ?

 

Questo è stato il motivo conduttore ispirato dal Prof. Basaglia (padre della legge 180) che ha voluto porre fine, giustamente, alla istituzione manicomiale, sanzionando che il malato di mente è un malato da curare e non da segregare e che il “manicomio” non è una struttura di cura, ma una istituzione, deplorevole, da abbattere.

 

Che il manicomio non sia stato un luogo di cura così come era strutturato, denominato ospedale psichiatrico, è ormai conosciuto da tutti, anche se in atto continua, sotto varie forme, l’istituzione manicomiale, ad esempio i “residui manicomiali” ospitati nelle ex-aree dei vecchi “manicomi”, le costosissime “cliniche psichiatriche private“, i “reclusi” negli ospedali psichiatrici giudiziari ( che dovrebbero chiudere nel 2014 !) e nelle carceri nonché quelli relegati nelle famiglie .

 

Una vera vergogna, inammissibile in un Paese che pone grande attenzione, anche se giustamente, agli animali domestici, ponendo l’uomo al di sotto dell’etica civile, lasciandolo marcire nella solitudine, nel disinteresse ritenendolo un soggetto di serie “ultra inferiore”, un oggetto da buttare, un esiliato senza fine ! E’ veramente vergognoso ed inqualificabile ignorare l’umano essere !

 

E’ necessario valutare che non tutte le colpe devono essere addebitate a quelle “mura manicomiali”, dove le condizioni dei degenti non erano supportate da strutture e da servizi rispondenti alle necessità, ma da quello scriteriato andamento, mentre continue erano le violazioni alle normative ed ai diritti degli stessi “ospiti” perpetrate in maniera persistente .

 

Ripensiamo, perché abbiamo visto personalmente ( a Cogoleto, a Genova-Quarto, a Roma-S.Maria della Pietà), le condizioni igienico-sanitarie alquanto precarie dei degenti, “ legati ” ai letti di contenzione, “ rivestiti ” dalle camicie di forza, “ immessi ” nella promiscuità, “ destinatari ” di psicofarmaci, specie “ retard ”, “ sottoposti ” all’uso ed abuso della terapia dell’elettroshock, della lobotomia, “ dimoranti ” quasi ogni giorno nei grandi stanzoni dove erano ammassati i degenti, “ confortati ” dalla musica che fuoriusciva forte e decisa dagli altoparlanti ed a quanto ha imperversato nelle “ buie camerette punitive ” dove vivevano molte persone in condizioni disumane…!

 

Poi…! la legge 180, “voluta” dal Prof. Franco Basaglia, vietò la costruzione di nuovi “manicomi” decretando la progressiva chiusura di quelli esistenti, dove ancora oggi, vi sono pochi Reparti di Psichiatria all’interno delle ex-aree manicomiali, scarsità di Reparti degli ospedali generali, prevedendo ricoveri coatti solo per i casi eccezionali e per periodi minimi previsti dalla legge (7gg.) ed avviando i Servizi di Salute Mentale alternativi al “manicomio”. Intanto la mattanza di persone innocenti continua quasi quotidianamente !

 

Una svolta storica nell’assistenza psichiatrica, quella basagliana, che riconosciamo giusta, ma insufficiente a cancellare l’attribuzione della pericolosità del “pazzo”, del “mentecatto”, del “matto” e del suo internamento, con la convinzione del suo recupero(?) sociale !

 

Fino a quel momento si era verificato un fatto d’inciviltà, di repressione, di segregazione, un periodo nero e buio della storia sociale italiana e della medicina psichiatrica, umanizzando, poi,la metodologia e sostituendo alla gestione “violenta” quella di una legge più “confacente” a riconoscere al “soggetto malato” diritti umanitari, questa “legge” è rimasta, inoltre, priva del Regolamento d’Applicazione .

 

Ma c’è da domandarsi, a fronte di quanti “esaltano quella legge” :

 

1.)   perché nessuno ha ricercato le responsabilità di quelle drammatiche ed incivili situazioni ?

2.)  perché nessuno, ancora oggi interviene a far luce su quei “periodi”in cui vivevano, o vivono tutt’ora persone negli ospedali psichiatrici privati, in quelli giudiziari o nelle carceri ? Una vera vergogna !

3.)  perché poche voci a difesa di questi “cenerentoli della sanità”che continuano ad essere ignorati ?

4.)  perché il “problema” è ritenuto esautorato dalle Istituzioni ?

5.)   perché “quantidovrebbero rappresentare le necessità di questi sofferenti e delle loro famiglie tacciono ? (forse… come nella celebre canzone : “finché la barca và ” lasciala andare ?).

 

Abbiamo sempre espresso, fin dal 1994, perplessità sulla immediatezza della chiusura degli ex-ospedali psichiatrici, sugli “ospiti” nelle carceri, in quelli giudiziari stranamente “aperti” ancora oggi ( fino al 2014 !) dove resta mancata l’adeguamento alla normativa civile, “istituzione” in contrasto con la legge 180 e addirittura con i dettami costituzionali), senza provvedere ad attuare adeguate strutture intermedie ed alternative limitandosi ad offrire soluzioni precarie in quasi tutte le Regioni .

 

Infatti le Opere Caritative Cattoliche, (tipo don Orione, don Guanella, od altro ) non proprio specificatamente “attrezzati” hanno accolto parte dei dismittendi, alcuni sono rientrati nelle famiglie d’origine, altri sono stati “scaraventati” nelle strade, altri sono morti perché non sopportavano il loro nuovo status vivendi, mentre nelle altre famiglie sono rimasti quelli estromessi dalla legge basagliana.

 

A fronte dei tristi episodi, come avvengono quasi ogni giorno dettati da menti psichicamente instabili, è ormai evidente quanto sia delicata e pericolosa la sindrome delle turbe psichiche non solo nei già colpiti, ma aumentano a ritmo vertiginoso a livello sociale anche fra i giovani, specie gli adolescenti, comportamento ad alto rischio in cui tendono a commettere l’errore di associare il consumo di sostanze psicoattive o di induzioni pericolosissime al suicidio o all’omicidio.

 

Ribadiamo, da ben 19 anni, quanto sempre affermiamo: finché le Istituzioni non offriranno e garantiranno strutture atte ed adatte alle diagnosi, alle cure, alle terapie, agli inserimenti sociali (eventuali !) di questi “ desaparecidos della n/s civiltà”, fin quando non verranno riconosciuti di fatto i diritti e le tutele loro spettanti, la nostra Associazione sarà in trincea per far valere a voce alta e forte queste motivazioni e tutte quelle necessità che costituiscono una direttrice fondamentale rispondente a criteri di civiltà, di umanità e di solidarietà !

 

“Cogito ergo sum” (penso, dunque sono !) amava ripetere il filosofo francese René Descartes, meglio conosciuto come Cartesio, identificando la centralità della vita dell’uomo per la sua maggiore capacità di ragionare, che oggi sembra più orientarsi nella onda del “va bene così”, di pseudo “digiuni”, dello ”apprezzamento” dei cani e dei gatti, andando a cozzare con l’inutilità oltre che con la mancanza di seri obiettivi da parte della società, che dice di essere civile e solidaristica.

 

Abbiamo un sistema sanitario, Signori della Politica troppo lento nell’aiutare persone affette da gravi forme di disagio psico-fisico e da un sistema sociale e legislativo troppo lontano dalla realtà .

 

Dostojevskij diceva che una società va giudicata a seconda del trattamento che riserva ai malati di mente, ma in questo 2013 proclamato “Anno Europeo dei cittadini” sul diritto di cittadinanza come questi “cittadini” beneficiano di quei diritti ?

 

Se competono alla persona diritti e tutele in condizioni psico-fisiche, domanda l’opinione pubblica : sarà fatta la riforma delleleggi necessarie sulla salute mentale prima della fine della 17° Legislatura, Signori della Politica ?

 

E con le sagge parole del Beato Giovanni Paolo II° : Andiamo avanti con speranza !

 

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Varie e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.