Convegno sul “gender” a Milano, giovedì 24 ottobre – di Paolo Deotto | Riscossa Cristiana

di Paolo Deotto

ADERIAMO ALL’APPELLO PER FERMARE LA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO L’OMOFOBIA

Giovedì 24 ottobre si terrà a Milano un convegno dal titolo “Ideologia del gender: quali ricadute per la famiglia?”. Patrocinato dalla Provincia di Milano, il convegno è organizzato dall’Associazione Famiglia Domani insieme a tante altre associazioni, come potete vedere dall’invito qui sotto riprodotto (cliccate sull’immagine per ingrandirla).

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È molto importante partecipare a questo convegno e invitare amici e conoscenti. A tal fine potete anche scaricare e stampare l’invito, cliccando qui.

È molto importante partecipare perché sarà un momento per approfondire e capire meglio tutta la cosiddetta “cultura” del gender che, negando alla radice la stessa realtà naturale, vuole imporre un modello di società assolutamente inaccettabile non solo per i cattolici, ma per chiunque sia dotato di sano e normale buonsenso.  Nel mese di luglio il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, scriveva in un comunicato stampa: “Affermare che omo ed etero sono coppie equivalenti, che per la società e per i figli non fa differenza, è negare un’evidenza che a doverla spiegare vien da piangere. Siamo giunti a un tale oscuramento della ragione, da pensare che siano le leggi a stabilire la verità delle cose. Ad un tale oscuramento del bene comune da confondere i desideri degli individui coi diritti fondamentali della persona”.

Mentre siamo bombardati da notizie sulla crisi economica, mentre il governo ci imbroglia parlando di una “ripresa” che forse è prevedibile in qualche racconto di fantascienza di serie B, rischia di passare sotto silenzio il fatto che tra poco si discuterà al Senato la legge sul contrasto alla cosiddetta “omofobia”, un’invenzione (oltre che uno strazio della lingua italiana). Questa legge, già approvata alla Camera, se verrà approvata in via definitiva porterà effetti devastanti sulla nostra società, imponendo una assurda “parificazione” tra normalità e patologia omosessuale e reprimendo il dissenso. Tra l’altro si tratta di una legge opportunamente mal formulata, che lascia uno spazio enorme di discrezionalità al giudice, e non è davvero peregrino prevedere che diverrà impossibile, perché sanzionato penalmente, impartire la normale educazione cattolica, da sempre insegnata nelle famiglie, nei corsi di catechismo e nelle prediche di quei sacerdoti che ancora si ricordano di essere cattolici (ce ne sono, non sono tanti, ma ce ne sono).

Per esplicita dichiarazione dell’omosessuale Gasparotto, firmatario del progetto di legge, questa normativa non è che il primo passo per arrivare alla totale corruzione della società e alla dissoluzione della famiglia, imponendo con successiva legge i cosiddetti “matrimoni” tra omosessuali.

Una società che nelle sue leggi eleva quello che altro non è che un ripugnante vizio a categoria degna di particolare tutela giuridica, è una società che si è firmata il certificato di morte.

Dobbiamo quindi conoscere bene questa realtà, capire bene il vergognoso complotto che si sta tramando e di cui del resto ci sono già le anteprime, con la diffusione in molte scuole, comprese quelle per  l’infanzia, di testi di “insegnamento” che spiegano la bellezza, l’amorevolezza, la serenità dei rapporti omosessuali.

Oltretutto questo vergognoso progetto nasce da una menzogna: non esiste alcuna discriminazione contro gli omosessuali, cittadini italiani uguali a tutti gli altri, tutelati dalla legge come tutti gli altri. Esiste invece, ed è questo che la ideologia del “gender” vuole distruggere, l’inalienabile diritto e dovere delle famiglie di far crescere una gioventù sana, normale ed equilibrata. Esiste anche, e anche questo viene represso dai seguaci delle teorie del “gender”, il diritot degli omosessuali che lo desiderino ad essere curati per tornare a normalità di vita.

L’ideologia del gender è un’opera diabolica, una strada sicura per la corruzione e la morte. Chi non si rende conto di questo e non si oppone a questa deriva della ragione e della moralità, non avrà poi il diritto di lamentarsi.

Partecipiamo al convegno e aderiamo all’appello per fermare la proposta di legge contro l’omofobia. È in ballo la sopravvivenza stessa della società.

Chiudo ricordando alcune frasi tratte da un libro di Hermann Rauschning, già nazista e poi acerrimo nemico del nazismo, del quale aveva capito la diabolica carica distruttiva: “Soltanto oggi il mondo è maturo per conoscere quello che Hitler e i suoi seguaci sono in realtà: i cavalieri apocalittici di un nuovo caos universale… Ecco perché, se costui mai trionfasse, non solo le frontiere verrebbero mutate: nel contempo tutto ciò che per l’umanità ha un significato e un valore scomparirebbero… Oggi la bestia sorge dall’abisso e tutti, senza distinzione di nazionalità, i tedeschi quanto e più degli altri, dobbiamo coalizzarci per un solo e comune sforzo: richiudere l’abisso.”

Anche Hitler aveva, come i sostenitori delle teorie del “gender”, un progetto folle: creare l’uomo “nuovo”, in sostanza ergersi a creatore. L’uomo creato da Dio non gli piaceva, come non piace ai sostenitori delle teorie del “gender”, che negano la stessa realtà naturale.

Dobbiamo ricacciare la bestia nell’abisso. Non è un compito da poco, ma si può fare se ci si risveglia dal torpore.

Fonte: Convegno sul “gender” a Milano, giovedì 24 ottobre – di Paolo Deotto | Riscossa Cristiana.

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