Copti rapiti in Libia. Per gli islamisti sono “bersagli legittimi” – Agenzia Fides

Il Cairo (Agenzia Fides) – Le bande armate della rete islamista libica Ansar al-Sharia considerano “bersagli legittimi” gli egiziani copti che si trovano in territorio libico, e li colpiscono con violenze e rapimenti mirati anche per ritorsione contro il sostegno che l’Egitto intende garantire al governo insediato a Tobruk, riconoscendolo come legittimo rappresentante della Libia e interferendo nella guerra civile libica per salvaguardare il proprio confine occidentale. A esporre sui media egiziani l’interpretazione geo-politica dell’ultima escalation di violenze anti-copte in territorio libico è stato Hussein Haridi, già assistente del Ministero degli esteri. Nell’ultima settimana, con due sequestri collettivi, 20 egiziani copti sono stati prelevati dalle proprie case nella città di Sirte. Nella stessa città, nei giorni precedenti, erano stati uccisi una coppia di copti egiziani e la loro figlia adolescente.

Il caso dei 20 rapiti sta suscitando reazioni nella società egiziana e nella Chiesa copta. Una manifestazione convocata oggi dai familiari dei rapiti davanti a sede del ministero degli esteri per sollecitare il governo a azioni più energiche per la liberazione dei sequestrati è stata rinviata. Intanto, una delegazione di leader tribali egiziani si è recata in Libia per avviare sul campo trattative coi capi delle tribù locali e ottenere il rilascio dei rapiti. Mentre il Presidente Abdel Fattah al-Sisi ha telefonato al Patriarca copto Tawadros II per assicurare che istituzioni e apparati egiziani sono mobilitati in maniera permanente per una rapida liberazione dei copti sequestrati. (GV) (Agenzia Fides 5/1/2015).

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