CRISTIANI CAPRO ESPIATORIO PER TUTTO L’EGITTO | Ereb

Per la chiesa copta-ortodossa i Fratelli Musulmani sono coinvolti nel massacro della chiesa della Vergine Maria di al-Warraq, costato la vita a quattro persone fra cui Miriam, una bambina di otto anni. Finora nessun gruppo ha rivendicato l’attacco avvenuto lo scorso 20 ottobre durante un matrimonio. Tuttavia, secondo i leader cristiani vi sarebbero sospetti fondati che condurrebbero alla pista islamista.

Intervisto dal quotidiano Egypt Indipendent, Boules Eweida, professore di diritto canonico, punta il dito proprio contro la Fratellanza, che dopo la caduta del presidente Mohamed Morsi, incriminato di incitazione alla violenza, non ha perso occasione di accusare i cristiani di essere in combutta con i militari guidati dal gen. Al-Sisi. Per il docente, l’attacco non è un atto di violenza solo contro i cristiani, ma contro tutto l’Egitto. “Essi (gli islamisti, ndr) non vogliono il progresso del Paese, ma vogliono portare indietro le lancette dell’orologio al tempo di Maometto, ma ciò non accadrà mai”.

In questi mesi la popolazione egiziana si è ormai abituata ad attacchi indiscriminati contro le istituzioni religiose, non  solo contro i cristiani, come avvenuto fra il 14 e il 17 agosto, ma anche contro organi di primo piano come l’università islamica di al-Azhar. Nello stesso giorno dell’attentato del 20 ottobre, gli islamisti hanno tentato di fare irruzione nell’ateneo, che forma la maggioranza degli imam egiziani e di gran parte del mondo musulmano sunnita.

Abdel Massieh Baseet , responsabile per i beni archeologici della chiesa di Mosturud , sostiene che in Egitto vi sia ormai una tendenza politica che mira a diffondere il caos nel Paese, per farlo apparire instabile agli occhi del mondo. Per Baseet, tali incidenti colpiscono anzitutto l’economia egiziana, che sta vivendo uno dei peggiori momenti di crisi dalla sua indipendenza. Lo storico spiega che i copti sono bersagliati per due motivi: per aver sostenuto la rivoluzione del 20 giugno e perché sono un facile obiettivo per destabilizzare la nazione.

L’obiettivo degli aggressori islamisti è costringere i copti a compiere una vera e propria diaspora dando l’impressione, facendo ricadere le responsabilità sull’attuale governo che ha cacciato i Fratelli Musulmani.

Gamal Assad , l’intellettuale copto , è convinto che l’attacco alla chiesa Warraq segua una dinamica già sostenuta dagli islamisti negli anni ’80, quando i radicali islamici avevano preso di mira i copti per screditare i militari fautori degli accordi con Israele, di fronte alla comunità internazionale. Come in questi ultimi anni, gli assalti a chiese e proprietà della minoranza cristiani avvenivano con il sostegno silenzioso della polizia, che ha molti membri affiliati ai Fratelli Musulmani. Assad nota che di fatto si sta attuando quanto annunciato dai leader della Fratellanza dal palco posto di fronte alla moschea di Rabaa: scuotere il Paese finché l’ex presidente Morsi non sarà reintegrato.

La sparatoria alla chiesa della Vergine Maria non è attribuibile a un gruppo in particolare, ma a tutti gli islamisti, quindi potrebbe essere stato un gesto di persone che semplicemente hanno preso alla lettera l’invito dei loro leader. Ciò è confermato dalla frequenza delle persecuzioni in Alto Egitto, dove interi villaggi in mano ai Fratelli Musulmani hanno dato la caccia ai cristiani, imponendo loro la jizha, l’antica tassa pagata dai dhimmi (infedeli) per vivere. Un esempio è il caso di Delga, nella provincia di Minya, dove in settembre gli islamisti hanno assediato il villaggio, impedendo a oltre 15mila cristiani di risiedere fisicamente nel villaggio attraverso la distruzione delle loro proprietà.

S.C.

Fonte: CRISTIANI CAPRO ESPIATORIO PER TUTTO L’EGITTO | Ereb.

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