Cristianofobia: presepi violati, chiese distrutte ed abusi – CR – Agenzia di informazione settimanale

29/12/2017

Ennesimo presepe profanato: è avvenuto nel parco della Rocca dei Rossi, a San Secondo, proprio nella notte tra Natale e Santo Stefano. Ma, questa volta, sono quanto mai esplicite firma e intenzioni degli autori del gesto sacrilego: lo rivela la statua di Gesù Bambino, crocifissa a testa in giù, utilizzando rami trovati in zona. Unanime sui social network la condanna del gesto per ora ritenuto opera di ignoti.

In Cina, nel villaggio di Zhifang, distretto di Huyi e Diocesi di Xian, è stata demolita con la forza dal governo l’unica chiesa cattolica della zona, costruita appena 18 anni fa con tutti i permessi del caso rilasciati dall’Ufficio per gli Affari Religiosi, che ne decretò l’edificazione in modo «permanente». Polverizzati anche tabernacolo, Via Crucis, paramenti e sedie. Un gesto sacrilego, compiuto senza ragioni: è bastata una laconica notizia. Ai fedeli cattolici è stato impedito di avvicinarsi e di sottrarre la benché minima suppellettile dalla devastazione: per questo sono state organizzate manifestazioni di protesta davanti alla sede del municipio, manifestazioni rimaste senza risposta. La notizia è stata diffusa tramite i social.

E’ accusata di «propaganda contro lo Stato», per questo è stata confermata la condanna a 9 anni di carcere e ad altri 5 agli arresti domiciliari, emessa nei confronti dell’attivista cattolica Maria Trȃn Thi Nga (nella foto) in Vietnam, arrestata lo scorso 25 gennaio. Caduti nel vuoto gli appelli lanciati nel tentativo di salvarla. A ribadire la sentenza di primo grado, è stata la Corte Suprema di Hanoi. La donna, madre di due figli di 3 e 5 anni, ha più volte denunciato gli abusi e la corruzione dilaganti tra i vertici del partito comunista. Già tre anni fa era stata ferita gravemente da un gruppo di teppisti, armati con spranghe.

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