I rappresentanti di un complesso residenziale dicono no alla spesa per un abete natalizio, ma spendono dieci volte tanto per una festa islamica. E il caso diventa nazionale
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n principio fu un albero di Natale. Qualche giorno fa i rappresentanti di un complesso residenziale della città di Kokkedal, a nord di Copenhagen, hanno votato contro la proposta di acquistare il classico abete natalizio. Il costo ? Tra le 5mila e le 7mila corone (circa 1000 euro). Peccato che poco tempo prima lo stesso organo (a maggioranza musulmana, cinque membri su nove) avesse dato il via libera ad una spesa di 60mila corone per celebrare la festa islamica del sacrificio, rituale che prevede lo sgozzamento di un agnello.
La decisone era salita alla ribalta delle cronache nazionali dopo la dura presa diposizione del parlamentare conservatore Tom Behnke: «È preoccupante – aveva detto – constatare il fallimento di tutti i nostri sforzi sul terreno dell’integrazione. Le persone hanno il diritto di celebrare le feste della propria tradizione religiosa, ma occorre anche rispettare anche le tradizioni del paese ospitante. Non ha senso cercare di trasformare la Danimarca in un paese musulmano».
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