Diritti umani, questi sconosciuti | Italia Insieme

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La libertà religiosa per i 5 Stelle è un’opinione. In occasione della discussione a Montecitorio sulla libertà di religione e della mozione approvata per impegnare il governo ad “attivarsi per tutelarla in qualità di diritto inviolabile dell’uomo”, i grillini hanno dimostrato ancora una volta non conoscere la storia, il diritto internazionale e di dare una propria interpretazione dei fatti non conforme alla realtà.
Come c’era da immaginare non hanno condiviso né approvato la mozione, ma hanno perfino voluto motivare il loro pollice verso, argomentando una spiegazione che non sembra seguire un filo logico. Per bocca del “Dibba” nazionale – al secolo, Alessandro Di Battista – hanno sostenuto fosse “una “mozione inutile” e che, anzi: “L’intolleranza religiosa è causata dalle intromissioni dei Paesi occidentali nelle loro questioni interne”. Sembra difficile credere che Di Battista si sia rifatto al  principio sancito dal modello westfaliano dello Stato sovrano e della non ingerenza. La sua argomentazione, infatti, è che “se un ayatollah venisse qui e ci dicesse che trattiamo la donna in tv come un prodotto commerciale noi gli diremmo di farsi gli affari suoi”.
Ma se anche i grillini abbiano voluto far proprio il principio della sovranità nazionale, forse non sanno che la Comunità internazionale negli ultimi secoli ha fatto numerosi passi avanti e che le stesse Nazioni Unite, da decenni, abbiano adottato il principio della Responsibility to protect (ma non ditelo a DiBattista!) secondo cui gli Stati devono proteggere i propri cittadini, non perpetrare (ma al contrario condannare) i crimini verso la dignità dell’uomo e che la Comunità internazionale può e deve intervenire qualora altri Stati non sappiano o non vogliano tutelare i cittadini o li metano in pericolo ledendo gli standard minimi di dignità.
Vanno avanti per la loro strada, gli adepti del grillismo. E continuano a ripetere come fosse uno slogan che “l’Occidente non deve entrare negli affari degli altri Paesi”. Poco importa, a quanto pare, se le donne vengono uccise, i bambini massacrati, le religioni diverse dall’Islam perseguite. Perché i terroristi islamici nigeriani, quelli che si macchiano quotidianamente del sangue di vittime innocenti, andrebbero considerati “combattenti religiosi che intravedono nella religione cristiana un’ingerenza negativa in fatti interni”.

E’ agghiacciante accorgersi che all’interno del Parlamento italiano vi siano ancora oggi persone che non danno la giusta importanza e il giusto peso alle gravissime violenze perpetrate nei confronti dei cristiani e più in generale nei confronti di tutte le religioni non conformi all’Islam. Noi saremo sempre dalla parte dei diritti umani,  della dignità e del benessere di tutti i cittadini e di tutti coloro che ogni giorno perdono la vita ingiustamente, solo per il fanatismo di alcuni.

Fonte: Diritti umani, questi sconosciuti | Italia Insieme.

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