Diritto d’asilo ai cristiani perseguitati

Nella manifestazione “Salviamo i cristiani” del 18 luglio 2012, Io amo l’Italia propone il riconoscimento dello status di rifugiato politico ai cristiani che subiscono persecuzioni nei loro Paesi d’origine per motivi di ordine religioso.

Tale proposta è in linea con il diritto internazionale e mira, inoltre, ad ampliare la sfera di applicazione degli strumenti convenzionali vigenti. In base alla Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati, resa esecutiva in Italia con legge del 24 luglio 1954 n. 722, si definisce “rifugiato” colui che, “temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra” (Articolo 1 A).

Sebbene la Convenzione  di Ginevra non definisca il concetto di “persecuzione”, il manuale della Commissione delle Nazioni Unite per la tutela dei diritti umani del 1992 adotta una nozione particolarmente ampia, includendovi “ogni minaccia alla vita o alla libertà”.

Deve trattarsi di atti abbastanza gravi, per la loro natura o frequenza, da rappresentare una violazione grave dei diritti umani fondamentali, quali, a titolo di esempio: atti di violenza fisica o psichica, compresa la violenza sessuale; provvedimenti legislativi, amministrativi, di polizia o giudiziari, discriminatori per loro stessa natura o attuati in modo discriminatorio; azioni militari, poliziesche o giudiziarie sproporzionate o discriminatorie; rifiuto di accesso ai mezzi di tutela giuridica con sostanziale diniego del diritto di difesa ed applicazione di sanzioni sproporzionate o discriminatorie; azioni giudiziarie o sanzioni penali come conseguenza del rifiuto di prestare servizio militare in un conflitto, quando questo comporterebbe la commissione di crimini o reati; atti specificamente diretti contro un sesso o contro l’infanzia.

Cliccare sul link per leggere il resto dell’articolo →Diritto d’asilo ai cristiani perseguitati18 luglio 2012 « Io amo l`Italia • Magdi Cristiano Allam.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Europa. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.