Don Salvatore Lazzara : Il bambino crocifisso

 

La mostra contestata
 
Bernanos,  in tempi non sospetti profetizzava: “Non è possibile capire la società contemporanea se non si prende atto che essa è costituita da una vera congiura contro l’interiorità. Una civiltà crolla svuotandosi a poco a poco della sua sostanza, finché non resta che una scorza senza più un contenuto. E allora avviene il crollo”.  Nel web ha circolato per diversi giorni una campagna fotografica di Erik Ravelo, dal titolo Los intocables. Nelle foto – a suo dire-, è rappresentata una forma di protesta contro la violenza sui bambini. Le immagini raffigurano minori crocifissi sugli adulti. C’è il soldato con il mitra in mano e con una ragazzina inchiodata al suo corpo, c’è il clown di Mc Donald’s, un turista e un medico, e un cardinale al quale come per le altre immagini è trafitto un bambino nel senso della croce. Tutte le categorie inquadrate sono additati come carnefici dell’infanzia. La dissacrazione della Croce, per affermare la propria opinione è lotta oscura contro il cristianesimo. 
 
I musulmani, avrebbero protestato con veemenza, accusando l’autore di non rispettare l’Islam. Gli interventi dei politici  e delle grandi associazioni a difesa dei minori, avrebbero sicuramente fatto chiudere la mostra, come è avvenuto tante volte in passato per motivi culturali, e religiosi. Nessuna voce si è levata. Tanta gente ha chiesto con forza l’eliminazione della mostra, in quanto offende la sensibilità dei cristiani. E’ sceso sull’argomento, un silenzio assordante. Fino a quando il Corriere della sera, ha pubblicato un articolo a difesa delle foto, capovolgendo la realtà e facendo passare per vittima il fotografo. L’anestesia della coscienza appoggiata e favorita dai media costruisce un mondo alternativo, fittizio, sub-umano, artificiale. Con violenza cercano di cambiare i colori della vita affermando contro l’evidenza che il bianco e nero e viceversa. Sicuramente la lotta contro la pedofilia deve essere una priorità per ogni organizzazione. I bambini hanno bisogno di protezione, ma soprattutto di aiuto per crescere in modo sano ed equilibrato. Usare i segni religiosi come scudo alle fantasie perverse della mente umana è preoccupante. 
L’autore così si è espresso: “Quando l’ho postata mi è arrivata una notifica dal Social network con la quale mi avvisavano che non posso caricare immagini per 7 giorni e che se metto altri contenuti non appropriati mi bloccheranno il profilo. La mia è una campagna artistica che è diventata virale in rete, fatta senza alcuno sponsor e che ha l’obiettivo di protestare contro la pedofilia. Perché viene censurata, quando su Facebook gira di tutto?”. Parole inquietanti a cui non è necessario nessun commento. Altrettanto sbalorditivo il commento di marta serafini a difesa dell’autore: “In realtà non è la prima volta che immagini di questo tipo vengano rimosse. È successo anche con le il profilo delle Femen ed è capitato anche ad altri artisti. Basta che qualcuno segnali la fotografia e scatta il procedimento. E se il flusso delle immagini è talmente vasto da controllare, è incredibile come iniziative di questo tipo vengano bloccate in rete, dove la libertà di espressione dovrebbe essere tutelata è salvaguardata”. L’analisi della giornalista è falsa. Se giriamo sui social network, entriamo nel mondo del libertinaggio assoluto. Intere pagine inneggianti la lotta armata, al disprezzo delle religioni soprattutto contro il cristianesimo, l’offesa delle convinzioni personali, sono dagli amministratori tollerate. 
 
Richiamarsi alla libertà di espressione è importante. Non dimentichiamo: l’offesa, la calunnia, non sono frutto di libertà ma di predominio egoistico sugli altri. Paradossalmente la libertà non difende tutto in maniera esclusiva. Così come vuol farci credere il Corriere della Sera. La vera libertà aiuta tutti a vivere pacificamente nel rispetto dell’altro senza urtare le sensibilità personali.
don Salvatore Lazzara

Fonte: Don Salvatore Lazzara : Il bambino crocifisso.

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