Don Salvatore Lazzara : Il terrorismo inventato

Le offese violente contro Comunione e Liberazione

 

 

 

La cultura odierna supportata dall’ideologia di regime, non ammette il dissenso. Cerca in tutti i modi di delegittimare -costruendo false accuse o inventando storie eclatanti-, coloro che pensano diversamente. L’aggressività con cui operano i media sostenuti economicamente dalle potenti lobby, è metodica. Goccia dopo goccia, creano mentalità. Cercano in tutti i modi di soffocare la Verità oggettiva della natura umana camuffandola con i diritti civili, dentro i quali si nasconde il progetto oscuro di reimpostazione soggettiva della società. Le accuse ricorrenti alle organizzazioni che protestano contro la legge omofobia e affini sono quelle di veicolare odio e discriminazione verso le persone omosessuali. Non è così. Se guardate la foto postata all’inizio dell’articolo, vi accorgerete con quanto livore si sono scagliate contro il Meating di Comunione e Liberazione di Rimini, solo perchè è stata portata avanti una petizione contro il ddl omofobia. Chi sono i violenti verbali e fisici? Chi sono coloro che seminano terrore? Esiste una strategia che consiste nell’irridere l’attività di informazione, accusando di fare “terrorismo” e millantando false rassicurazioni del tipo “non è vero che con questa legge si reprimerà la libertà di parola, i cattolici coltivano la paura”. Il “terrorismo” è un trucchetto di chi vuole cogliere gli italiani impreparati e vede che la sorpresa sta andando in rovina. Il dialogo pacifico è ben accetto, lo scambio di idee è fondamentale, lo scontro costruttivo è basilare, ma le offese gratuite e abiette, non si possono tollerare. Ci sono alcuni che continuamente, senza motivo -ma con l’intento di distruggere la voce alternativa alle loro idee-, insultano e denigrano non solo le nostre posizioni, ma anche la fede cattolica, la  morale, e i  valori naturali su cui si costruisce l’architettura della vita. Non è affatto costruttivo. Quando si esprime la protesta i soliti facinorosi, puntano il dito affermando che c’è mancanza di argomentazioni, di carità cristiana, umana, con un forte senso di superiorità. Non è così.

 

 

Cristo non è venuto sulla terra per approvare ogni sorta di peccato e libertinaggio. Gesù è venuto per liberarci dal laccio teso dal demonio, dal peccato che ha rovesciato il disegno di Amore pensato fin dall’inizio da Dio. Vi sembreremo degli esaltati, dei fanatici, dei fascisti, nazisti, ecc.. ecc.. ma qualcuno si è mai chiesto perché portiamo avanti questa lotta contro le tenebre che annebbiano il cuore? Molti fanno notare che l’omosessualità e il matrimonio gay non toglierebbe niente agli eterosessuali, ai cattolici, a “normali”…  Allora perchè continuiamo? qualcuno se lo è mai chiesto? Andiamo avanti per difendere la naturalità della creazione che è armonia, ordine. La manipolazione della natura, -lo sappiano anche dall’ecologia-, nel tempo ha portato alla distruzione del pianeta. Vorrei ricordare infine che la protesta non è solo una questione che sta a cuore ai cattolici. La prova più evidente è la nascita in Francia di diversi movimenti ed organizzazioni apolitiche, areligiose, aconfessionali, che hanno come obiettivo la tutela della famiglia naturale.

 

 

 

La campagna di regime della testata giornalistica

 

 

 

Intanto continua la campagna mediatica (di regime) a sostegno della legge sull’omofobia che limiterà il diritto di opinione in Italia. Visto che non ci sono nuove notizie di maltrattamenti di gay, né che dai Mondiali di Russia sia emersa qualche nuova polemica sulla famigerata “Legge anti-gay” (che poi non è nemmeno contro i gay..), né che ci sia qualche nuovo paese (14 su 200) ad adottare i “matrimoni egualitari”, ecc. ecc. “Il Corriere della Sera” raschia il barile pur di dare una mano a Scalfarotto, inserendo questa non notizia addirittura nella sua home page! (Vedi foto qui sopra). Beh, sarà che questa “polemica sull’annuncio burla” starà spaccando il Paese (come dicono quelli bravi)…. mah! Ubriacare le coscienze con notizie simili è scioccante!

 

 

 

Manifestazione pro-gay

 

 

 

Federico Cenci dell’Agenzia Stampa Italia, delinea il quadro politico su cui si consuma la distruzione antropologica naturale: In campagna elettorale i candidati alle elezioni, laddove incalzati da domande scomode, ricorrono spesso all’equilibrismo dialettico. La risposta evasiva del politico di turno è l’antidoto per sfuggire all’azzardo del cronista di trascinarlo in questioni concrete, dannose per chi fa dell’astrazione la sua arma elettorale. Quando però chi domanda è particolarmente insistente e chi è intervistato non si distingue per accortezza comunicativa, il rischio è che la maschera dell’ambiguità cada rovinosamente a terra (altro che “salire in politica”). Quando si tratta di assecondare le sollecitazioni degli omosessuali, la direzione indicata da Bruxelles è fin troppo chiara. Nel copioso elenco di punti contenuti all’interno del “Report sui diritti civili, commerciali e familiari” proteso ad implementare il “Programma di Stoccolma” – presentato in Novembre all’Europarlamento – ne nasconde uno alquanto rivoluzionario. Si tratta del paragrafo 40, il quale prevede che “ogni documento civile, matrimonio compreso, riconosciuto nello Stato di appartenenza, dovrà essere valido anche in tutti gli altri Stati”. Eccone un effetto pratico: una coppia omosessuale di un Paese come l’Italia, nel quale non esistono per ora né il matrimonio né alcun tipo di unione civile tra persone dello stesso sesso, potrà recarsi in uno degli 8 Stati dell’Ue ove il matrimonio omosessuale è consentito, ivi sposarsi e tornare in Italia a farsi riconoscere giuridicamente come just married. Con buona pace della nostra Costituzione (leggasi l’art. 29) e delle nostre leggi.

 

 

 

Matrimonio tra persone dello stesso sesso

 

 

 

Fin troppo facile interpretare questo provvedimento come l’ennesima minaccia piovuta da Bruxelles nei confronti della sovranità nazionale dei singoli Stati. Meno automatico comprenderne l’origine, non fosse altro perché come cittadini europei siamo tenuti volutamente all’oscuro di certe dinamiche piuttosto fosche. Sappiamo, per esempio, dove finisce una parte dei nostri contributi versati all’Unione? Due membri del Parlamento europeo, utilizzando dati pubblicamente diffusi, hanno rivelato qualcosa in tal senso. Ossia che la Ilga, un influente gruppo di pressione omosessuale, è sovvenzionata per due terzi dai contribuenti tramite la Commissione europea. Se a questa cifra si aggiunge il denaro elargito dal governo olandese, la quota sale al 70%. Il resto proviene da George Soros e da altri due miliardari filantropi, evidentemente impegnati a diffondere la disgregazione dei valori come veicolo dei propri affari. Se qualcuno prova ad opporre obiezioni a questi finanziamenti, si ricorre all’uso dell’infame etichetta con scritta una parola degna della neolingua di orwelliana memoria (omofobo), per destare scandalo e chiudere la discussione. Si tratta del disegno Mondialista per distruggere la Famiglia tradizionale. Evidentemente il pubblico non conosce i dettagli del  piano citato. E’ presentato cone qualcosa di inoffensivo, tanto che male c’è? Se difendi la Famiglia tradizionale ti accusano di “Omofobia”.  È ciò che è successo a quei due deputati in Parlamento europeo, colpevoli soltanto di reclamare la tanto decantata trasparenza dei conti pubblici. Sono stati insultati, silenziati e quindi iscritti all’elenco degli impresentabili. Così funziona la democrazia (leggasi dittatura del relativismo) dalle parti di Strasburgo. Andare contromano rispetto alla “direzione europea” è più pericoloso che andarci in autostrada. Politici come Monti, ben consapevoli di ciò, se ne guardano bene da certe pericolose manovre. Al di là dell’ambiguità che provano maldestramente ad ostentare in Italia, Paese ancora non sufficientemente catechizzato alla dottrina del relativismo.

 

 

di don Salvatore Lazzara

 

Fonte: Don Salvatore Lazzara : Il terrorismo inventato.

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