Don Salvatore Lazzara : La lotta continua

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In silenziosa protesta
 
Francesco Ognibene riporta la seguente notizia: “la Commissione affari costituzionali della Camera avrebbe tentato di smorzare l’impatto della norma anteponendo all’espressione “chiunque istiga a commettere o commette” atti di violenza motivata da discriminazione, che definisce chi sarà perseguibile per reato penale, l’avverbio “apertamente”, in modo da circoscrivere il pericolosissimo reato d’opinione (molti di noi sarebbero già al fresco da un pezzo). La parolina era frutto di una mediazione tra Pd e Pdl, l’ennesima tentata in questi giorni. Ma la Commissione Giustizia ha bocciato la modifica. La sensazione che trova conferme ogni giorno è che ci sia una volontà diffusa – parte ideologica parte dettata da ignavia e da conformismo intellettuale – che sta rendendo ineluttabile il varo della legge. A meno che qualcuno si metta di traverso e faccia capire l’inopportunità del provvedimento”. Faccio qualche semplificazione  applicativa della legge: Se nei dibattiti di inizia ad argomentare: “la natura non prevede che due uomini si sposino”, e qualcuno si sente offeso, potrebbe scattare la denuncia. Dopo la denuncia, l’applicazione della norma dipende dalla discrezionalità del giudice. Con i chiari di luna attuali, in breve ci troveremo tutti pregiudicati (e spiati). L’Urss era più liberale. Il preludio di ciò che potrà accadere è sotto gli occhi di tutti. In Italia abbiamo tanti giudici “creativi” –per fortuna non tutti-,  capaci di interpretare le norme secondo la tendenza politica cui appartengono. Un tribunale tempo addietro, ha concesso a un tizio di cambiare sesso senza praticare l’intervento chirurgico.
 
I Veilleurs francesi in silenzio di protesta
 
Riferisce il Corriere del 27 Luglio 2013, che la Camera ha approvato le pregiudiziali di costituzionalità sul testo della legge sull’omofobia presentate da Udc, Lega e Pdl. Le pregiudiziali sono passate con 293 sì, 250 no e 21 astenuti. Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, si è astenuta mentre tutto il governo ha votato a favore. Contro le pregiudiziali hanno votato Pd, Idv e Fli e, in dissenso con il Pdl, Santo Versace, mentre si sono astenuti Claudio Scajola e altri 17 deputati del Pdl. In base al regolamento di Montecitorio, come ha spiegato il presidente Gianfranco Fini, una volta approvate le pregiudiziali, «la proposta di legge si intende respinta». Il testo mirava a introdurre l’aggravante di omofobia nei reati penali. Se vuoi leggere l’articolo clicca sul link qui sotto:
Speriamo che la pregiudiziale di costituzionalità non sia uno specchietto per le allodole per far cadere nel dimenticatoio la lotta contro questa legge iniqua. L’Arcigay, naturalmente a favore della legge,  ha capito fin troppo bene la finalità del DDL. Nella recente intervista rilasciata ai media, auspicavano l’approvazione, in quanto la stessa, rappresenterebbe “un’apripista su altri temi”, quali la fecondazione artificiale, l’adozione dei bambini, e tanto altro. Nel rispetto delle idee di ognuno, non possiamo abbassare i toni del dialogo. Anche se non si parlerà più della legge, dobbiamo continuare ad informare e formare le coscienze. Prendiamo come modello La Manfi Pour Tous, gli Hommen, i Veilleurs, francesi. Non perdono occasione per manifestare pacificamente, senza violenza in qualsiasi punto nevralgico del paese.  Gli striscioni, le magliette, le candele, le bocche chiuse dal bavaglio,  le candeline, le sentinelle in piedi davanti ai palazzi del potere politico e legislativo, sono esperienze da alimentare e sostenere. Occorre mobilitarsi, non solo su FB o Twitter. Serve una grande manifestazione nazionale per far comprendere ai politici che gli italiani sono attenti e consapevoli di quello che succede. Il forum delle associazioni famigliari può fare da catalizzatore come nel 2007, con il supporto di Avvenire e altri settimanali diocesani, insieme alle testate laiche che hanno a cuore la preservazione della legge naturale. Avvenire fa un gran lavoro, ma a parte il fatto che viene censurato dagli altri media e ignorato da molti cattolici, ha uno stile di comunicazione troppo “sobrio”. Tante volte non fa abbastanza “casino” (per citare papa Francesco). Oggi per essere ascoltati occorre riuscire a pubblicare pezzi e filmati che diventino “virali” nella rete. Per far questo occorre alzare i toni, compilare prime pagine che non possano essere ignorate dagli altri media, a rischio di prendersi qualche querela. Per esempio, ricordate il tormentone delle 10 domande di Repubblica a Berlusconi? Ecco, io sogno una prima pagina di Avvenire e di tutti gli altri quotidiani, con 10 domande a Scalfarotto, reiterate ogni santo giorno fino a farlo sclerale!
 
Paolo VI: “non è lecito mai fare il male”
 
Di seguito il primo video delle “Sentinelle in piedi” Italiane. Diffondiamo l’iniziativa in tutto il paese. Pensate che bello una piazza con centinaia di persone con il libro in mano… questa della veglia è proprio un’idea vincente!

don Salvatore Lazzara

Fonte: Don Salvatore Lazzara : La lotta continua.

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