E adesso Hollande è contro i simboli religiosi

Quando i problemi si fanno grossi come una nazione, l’unico modo per risolvervi è depistare l’attenzione. Come? Facendosi paladini di grandi riforme sociali, così da creare “una tale eco mediatica da oscurare i disastri personali e politici”. Con i sondaggi a picco (il 56% dei francesi ha già decretato che il governo Hollande ha fallito) e un debito pubblico spaventoso, Hollande non trova di meglio che prendersela con i simboli religiosi. Certo, a favore della grande “laicità dello Stato”, giusto per tirar dentro un po’ di consenso. Il pretesto è una sentenza della Cassazione sul velo musulmano, che ha annullato un licenziamento, e che quindi si mette in contrasto rispetto alla legge del 2004 che vieta “l’ostentazione di segni religiosi nelle scuole, dalle croci vistose, alla kippa al velo islamico e tollera invece i simboli «discreti»”. Potrebbe partire così una nuova campagna contro tutti i simboli religiosi in generale in difesa del laicismo, già preannunciata da Manuel Valls (Ministro dell’Interno e dei Culti) e dallo stesso Hollande. L’intenzione è quello di rimuoverli non solo nel settore pubblico, ma anche in quelle aziende private che hanno “un contatto con il pubblico o che svolgano una missione di interesse generale o di servizio pubblico”. In pratica, tutte.

Fonte: E adesso Hollande è contro i simboli religiosi.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Europa e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.