E’ in gioco la sicurezza dei cittadini anche in Italia?

Ancora una volta, dopo che si svolgono tragedie create da episodi nei quali insiste la follia, negli USA in una scuola elementare del Connectituc a Newtown un certo Adam Lanza ventenne sofferente di una sindrome autistica, dopo aver ucciso la propria madre, ha “eliminato” 27 persone e tra di loro 20 bambini tra i 5 e 10 anni .
Un orrore micidiale dove, pare, comunque essere una prassi consolidata trovarsi innanzi a drammi causati da persone psichicamente instabili in possesso di “licenza di uccidere”, mentre assai meno lo è per tutti i cittadini che non vogliono subire queste infauste conseguenze.
Ancora una volta la rituale “mattanza” si ripete, come spesso avviene negli USA dove le armi  sono facilmente commerciabili e vendute senza limiti a tutti.
Questo “fattaccio” non ultimo di una lunga serie, ribadisce la necessità di una urgente integrazione socio-legislativa sullo “status” del malato mentale in Usa, mentre in Italia una legge che ha chiuso i manicomi ha cosparso la strada con la sua applicazione di morti e violenze spesso inaudite..
La inadeguatezza della normativa esistente, la cui defezione la constatiamo quasi giornalmente, necessita di quella invocata legislazione adeguata ed efficace che una “burocratica lentezza”, che dura da ben 34 anni, ne impedisce il rispetto della dignità del malato e dei suoi legali diritti.
Non servono parole altisonanti, ma chi di dovere se ne assuma le responsabilità innanzi alla Nazione.
Siamo un ‘Associazione libera” in libero Stato ( almeno per il momento !) che non ha né chiede contributi a nessuno, ma abbiamo la convinzione, condivisa dall’opinione pubblica, che nessuno deve rimanere insensibile a fronte di queste vicissitudini che offendono la civiltà e l’etica di un popolo, perché si ritarda a  risolvere questa autentica “piaga sociale”.
Ora, addirittura,  è in gioco anche la sicurezza dei cittadini .
I cittadini non possono compiere chiassose rimostranze (come purtroppo và di moda), ma in questa rapida trasformazione della società non possono non pretendere il rispetto della loro incolumità, dato che il pericolo si annida non solo in questa  o quella persona, ma nella malattia  che in Italia  è coperta da molti silenzi, mentre in molti Paesi Europei ogni 3 anni viene rivista la legge sulla assistenza psichiatrica.
Da tempo, da troppo tempo insistiamo su questo delicato argomento e richiediamo al Governo dei Tecnici, nonché ai Consessi Legislativi, una opportuna vigilanza su quei cittadini deboli ed indifesi, invece  di “difendere” cani e gatti (per i quali abbiamo un massimo rispetto ! ) isolando o disattendendo le necessità dell’umano essere, come purtroppo scandalosamente avviene attraverso, anche, i mass media che evidenziano i fatti, ma non vanno  a  cercare le cause di questi orrori-
Bisogna parlare chiaro per quanto viene propinato, perché in Italia insiste una confusione morale che determina una esaltazione delle cose marginali, in quanto anziché preoccuparsi di priorità che interessano da vicino milioni di persone, non sarebbe riduttivo dire sbigottite e frastornate, data la situazione di grande disagio e sofferenza .
Il problema malattia mentale è di primaria importanza, nonostante si spengano le luci nel teatrino della politica, perché interessa gli stessi malati, le loro famiglie e la sicurezza di tutti i cittadini.
Il discorso di quanti affermano che le risorse per la sanità sono modeste od in procinto di essere ridotte o abolite, s’impone pertanto dire che le risorse sono poche ma grande è lo spreco la disorganizzazione e talune duplicazioni non legate strettamente all’aspetto assistenziale o sanitario.
Va anche tenuto conto, per quanto riguarda i malati di mente e più in generale le turbe neurologiche che possono andare dalla depressione agli stati ansiosi, che le loro ricadute, come quanto è avvenuto in quella scuola nord americana, possono riversarsi nella vita di tutti i giorni riempiendo le pagine della cronaca nera in Italia come altrove.
E’ auspicabile che non manchi l’attenzione mediatica, la presa di coscienza ad una tematica di così elevato aspetto sociale e sanitario e la sensibilità dei politici e delle Istituzioni tutte per una regolamentazione della materia e che consenta una maggiore tutela a quella parte della società che soffre, ma che è anche esposta all’emarginazione e spinge taluni alla rimozione di un problema che è anche fra di noi e che non possiamo fingere che non esista.

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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