E’ necessario un ulteriore provvedimento legislativo per l’eliminazione delle violenze contro le donne!

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito nel 1999 la “ Giornata Internazionale per l’eliminazione delle violenze contro le donne”, che ultima, 13ma°, è stata rievocata il 25 novembre 2012.

Non è solo la “Giornata” che ci induce a proseguire nella riflessione di questo deplorevole fenomeno che insanguina la società come quasi giornalmente avviene in ogni Paese, ma essa avviene soprattutto, oggi 2013, in Italia intensamente da qualche giorno .

La violenza sulle donne, oggi, si è spostata con estrema escalation dalla strada alla famiglia, dalla famiglia alla strada, una violenza domestica, una violenza stradale oggi sempre più ricorrente e pressante, in un “turbinio assordante”anche contro, bambini, disabili, emarginati, persone indifese .

Questo avviene specialmente quando sono necessarie strutture sociali “dimenticate” dalle Istituzioni con le quali si dovrebbe provvedere alla cura di congiunti fisicamente malati, alla prevenzione cura ed inserimento sociale di malati psichicamente instabili, in quelle famiglie dove si potevano evitare episodi crudeli nei quali figli hanno ucciso padri, madri, mariti che uccidono le mogli, meno viceversa, come le tragedie familiari recentissime o passate .

Non ci possiamo esimere nel non ricordare quelle donne, madri, sorelle vittime indifese di violenze d’ogni genere, soprattutto di stupri ricorrenti, che lasciano nella “vittima” profondi solchi quasi irreparabili di natura spesso psichica, per non citare quelle donne, quelle giovani che inconsciamente si fidano del primo arrivato, come qualche volta disgraziatamente avviene come ci informano i mass media .

La rievocazione di fatti in questi giorni ampiamente riportati dai mass media trovano l’occasione di rievocare quella troppo giuridica di “incapacità di intendere e volere” dei protagonisti, ma sono considerazioni sulle quali dovrebbe calare il “sipario” del pietoso silenzio, perché l’attenuante, come, spesso si vuole far apparire, non interrompe l’aggravante per il fattaccio avvenuto.

Ormai non è accettabile la terribile dimensione del “fenomeno” che pare si estenda virulenta, senza esitazione, che necessita di più consistenti “interventi legislativi” già adottati in Italia .

Il Parlamento ed il Governo Letta devono ulteriormente intervenire, invece di “lottare” come galli nel pollaio, con un atto normativo più completo, soprattutto in quei settori del mondo del lavoro, della tutela economica, gestione della maternità, dove l’attuale legislazione appare carente o poco coraggiosa.

La “problematica femminile di difesa”, anche a livello europeo, non può essere considerata alla stregua di episodio, di un settore, di una rievocazione della sua origine reale anche in presenza di una legislazione già programmata di Governo, ma deve essere assunta come un modo di continuare a proporre soluzione ai problemi di carattere femminile che tenga sempre conto della specificità dell’essere donna.

Questo il significato del ricordo e dell’agire che deve spronare per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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