EGITTO/ Amin (Cnn): Morsi vuole la democrazia? Riconosca le violenze sui cristiani

INT. Shahira Amin

lunedì 3 settembre 2012

“Morsi non nasconda la testa sotto la sabbia e riconosca che i cristiani in Egitto sono discriminati. Sono rimasta profondamente delusa quando nei giorni scorsi si sono verificate delle violenze tra musulmani e copti, e il presidente della Repubblica ha cercato di liquidare la vicenda come una comune rissa tra due gruppi di persone qualsiasi”. Ad affermarlo è la giornalista egiziana Shahira Amin, ex vicedirettore di Nile TV, l’emittente di Stato, dalla quale all’inizio del 2011 si è dimessa in segno di protesta per dedicarsi all’attività di inviata indipendente. Come sottolinea per Ilsussidiario.net, “oggi i media sono più liberi che sotto Mubarak, ma il Paese teme di perdere le libertà che ha conquistato. Tra i segnali allarmanti, l’arresto del direttore di Al-Dostour, il quotidiano dei cristiani copti”. Negli ultimi giorni i media hanno attaccato pesantemente il presidente Morsi. E’ il segno di quanto sia diventata libera la stampa egiziana? Oggi i media sono molto più liberi che sotto Mubarak, ma il Paese teme di perdere queste libertà. Sono diversi i segnali allarmanti. In particolare, il fatto che la Shura, o Camera Alta del Parlamento dominata dai Fratelli musulmani abbia rimpiazzato i direttori dei quotidiani di proprietà statale. Per non parlare della sospensione di un canale tv indipendente, e della detenzione del direttore del giornale Al Dostour (di proprietà dei copti, ndr).

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