Egitto, critiche dalla chiesa copta al nuovo governo

Forti perplessita sul nuovo esecutivo che giovedì ha prestato giuramento davanti al presidente islamico, Mohamed Morsi

EgittoRedazione

“La composizione del nuovo governo è ingiusta nei confronti dei copti, che si attendevano una presenza più importante nell’esecutivo”, ha affermato il vescovo Pachomius, capo ad interim della chiesa, citato dal giornale quotidiano indipendente Al-Shuruq.

Secondo l’alto prelato, nel governo, diretto da Hicham Qandil, dovrebbero esserci almeno quattro cristiani, “conformemente al numero di copti in Egitto”, circa il 14% della popolazione, stando a quanto affermato dal vescovo. Ma le cifre ufficiali parlano di una percentuale di copti che va dal 6 al 10% su 82 milioni di egiziani.

“Rifiutiamo la nuova composizione ministeriale” ha detto il vescovo. “Fino ad ora avevamo due, tre ministeri, ora, malgrado siano aumentai il numero dei dicasteri, c’è solo un ministro cristiano che occupa la Ricerca scientifica”, ha aggiunto.

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