EGITTO. I SALAFITI OCCUPANO UN EDIFICIO DELLA CHIESA COPTA E LO TRASFORMANO IN MOSCHEA

Un gruppo di Salafiti si è impadronito di un terreno che appartiene alla diocesi di Shubra al-Kheima in Egitto e l’ha trasformato in moschea, ha dichiarato il vescovo Morcos al quotidiano egiziano Masri al-Yaum. Il presule ha protestato perché la polizia non ha protetto né il terreno, né un edificio ivi collocato, entrambi di proprietà dell’’arcidiocesi, dall’irruzione e dall’occupazione dei Salafiti. La polizia è comparsa solo molto più tardi. Gli occupanti hanno compiuto la preghiera del mattino e della sera sul posto, e hanno piantato un cartello con la scritta: “ Moschea Ebad al-Rahman”. Il cartello è rimasto lì anche dopo che il gruppo si è allontanato. Il vescovo ha detto di aver dissuaso i giovani Copti dallo scontrarsi con i Salafiti per evitare problemi maggiori. L’ Unione giovanile Maspero ha denunciato l’incidente con un comunicato. “E’ un segnale di pericolo imminente, dal momento che è la prima volta in Egitto che un sito religioso è invaso e …

… trasformato in una moschea”. Secondo la tradizione islamica, una volta che un luogo è trasformato in una moschea resta tale per sempre. La dichiarazione ricorda altri assalti ai cristiani e alle loro chiese. “La legge della giungla ha preso il posto della legge”.

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