EGITTO La nuova rivoluzione dei giovani egiziani contro il “neo-dittatore” Mohamed Morsi – Asia News

Decine di migliaia di persone affollano da giorni le piazze. Il bilancio dei primi scontri con la polizia è già di due morti e un ferito grave. I dimostranti: “Una rivoluzione per salvare la rivoluzione”. André Azzam, giornalista egiziano, descrive per AsiaNews il clima di questi giorni nella capitale, ritornata dopo un anno in mano ai movimenti pro-democrazia. Più del 50% della popolazione è stanca degli islamisti accusati di aver portato il Paese sull’orlo della guerra civile. L’inquietante silenzio dei vertici militari passati in mano ai Fratelli Musulmani.

Il Cairo (AsiaNews) – “Una rivoluzione per salvare la rivoluzione”, è il motto coniato e scandito dalle decine di migliaia di egiziani che da due giorni affollano le piazze delle principali città del Paese. Essi chiedono l’immediata cancellazione delle leggi varate dal presidente Mohamed Morsi per aumentare i propri poteri in attesa della nuova costituzione. Centinaia di cortei, sit-in e anche assalti a sedi del partito Giustizia e Libertà (Fratelli musulmani) sono stati organizzati al Cairo, Baltim, Alessandria a Suez, Port Said, Ismailya. L’eco delle proteste è giunto fino alla città turistica di Sharm al -Sheik. Al momento Il bilancio è di due morti e un ferito grave.

Intervistato da AsiaNews, André Azzam, giornalista egiziano, descrive questi giorni di protesta come la “nuova rivoluzione dei Gelsomini”, portata avanti da coloro che desiderano uno Stato democratico e non una dittatura dei Fratelli Musulmani. “Per strada – afferma – si respira lo stesso clima del febbraio 2011. L’aria è satura di gas lacrimogeni che irritano gli occhi. Le decine di tende ricomparse dopo mesi in piazza Tahrir sono un segno che le proteste dureranno a lungo, almeno finché Morsi non deciderà di parlare a tutti gli egiziani e non solo ai Fratelli musulmani”. Il giornalista sottolinea che tutto l’Egitto è insorto contro gli islamisti. Oltre alle proteste organizzate dai principali partiti nati dopo la caduta di Mubarak – Movimento del 6 aprile, Partito popolare egiziano, Partito costituzionale egiziano e Partito democratico egiziano – anche le istituzioni sono insorte. Incuranti delle minacce dei loro stessi funzionari, in gran parte vicini ai Fratelli musulmani, ieri tutti i tribunali del Paese sono entrati in sciopero. Avvocati e giudici hanno messo sotto accusa i responsabili della Judge Gathering Club, associazione di categoria, che avrebbe minacciato ritorsioni contro i suoi stessi membri in caso di un’azione dimostrativa contro il presidente.

Cliccare sul link per continuare a leggere: EGITTO La nuova rivoluzione dei giovani egiziani contro il “neo-dittatore” Mohamed Morsi – Asia News.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Africa e Medio Oriente. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.