Egitto. Patriarca copto ortodosso Tawadros: no a una costituzione ispirata alla sharia

Il nuovo patriarca della Chiesa copta ortodossa, Amba Tawadros II, difende il ruolo dei cristiani e di tutte le minoranze nella futura costituzione egiziana, ostaggio dopo degli islamisti dopo le elezioni vinte dai Fratelli Musulmani. Nel suo primo comunicato diffuso su tutti i media del Paese – riferisce l’agenzia AsiaNews – il prelato sottolinea che la Chiesa si opporrà a qualsiasi iniziativa della Costituente per introdurre la legge islamica nel Paese. “Se il testo della costituzione sarà scritto solo da una parte della società – spiega – il Paese farà un enorme passo indietro”. “Ciò che più caratterizza il nostro Paese – dichiara – è la presenza di cristiani e musulmani insieme in una stessa nazione. La diversità è la nostra più grande ricchezza”. Eletto domenica scorsa, Amba Tawadros II è stato vescovo della diocesi di Behayra (Rosetta, Delta del Nilo) ed ha studiato nel monastero di Amba Bishoy. Ex farmacista, il nuovo patriarca si è impegnato in passato nella riunificazione di tutte le chiese e, in particolare, dei copti della diaspora dispersi nel mondo. In questi giorni varie personalità internazionali ed egiziane, fra cui il papa Benedetto XVI e il presidente egiziano Morsi hanno spedito messaggi di congratulazioni al nuovo capo della Chiesa copta ortodossa. Lunedì, Amba Tawardros ha ricevuto in visita una delegazione della nunziatura apostolica in Egitto. Padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana spiega che il sostituto di Shenouda III è “una grande figura che conosce molto bene la situazione e i problemi della Chiesa copta ortodossa e della società egiziana”

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