El Salvador: la CIDH vuole uccidere il bambino di Beatriz con l’aborto – Prolife News

Grazie agli enormi sforzi del Movimento per la Vita e della Chiesa cattolica di El Salvador, la giovane Beatriz e il suo bambino non ancora nato, sono stati salvati dal abominevole crimine dell’aborto.
Nonostante le perverse manipolazioni dei media secolari, portavoci del potente movimento abortista nazionale ed internazionale, è prevalso l’amore e la verità. “La Camera della Corte Suprema di Giustizia (CSJ) di El Salvador ha respinto il ricorso presentato da ‘Beatriz’ (nome fittizio), fortemente manipolata dalla lobby abortista del paese, che spingeva perché le venisse praticato il così detto aborto ‘terapeutico’.

Beatriz, una ragazza di 22 anni è incinta del suo secondo figlio. Affetta da lupus (LES) nel suo grembo porta un bambino con anencefalia. Le organizzazioni che promuovono l’aborto in tutto il mondo, come Amnesty International e Human Rights Watch, hanno fatto una forte pressione sulla giovane e la giustizia del paese, per aprire le porte alla legalizzazione dell’aborto in El Salvador.”[1].

Beatriz è alla ventisettesima settimana di gestazione, a partire dalla ventiquattresima settimana si potrebbe indurre il parto in quanto il feto può vivere con specifiche cure fuori dal grembo materno. Questo è accaduto a Beatriz nella sua precedente gravidanza, e ora il suo bambino, nato a 26 settimane dal concepimento, ha 18 mesi.
Ora porta un bambino affetto da anencefalia che morirà presto, ma morirà per causa naturale e non tagliato o bruciato da un iniezione salina.
È vero, il risultato finale in ogni caso sarà la morte del bambino, ma c’è una gran differenza  tra prendersi cura e accompagnare un figlio alla morte e ucciderlo prima di dargli la possibilità di combattere e vivere.
Beatriz è sempre stata ben accudita e curata da eccellenti e competenti medici salvadoregni, in modo che, contrariamente a quanto comunicato dalla propaganda abortista, la sua vita e la salute non sono mai state in pericolo. Come la Corte stessa ha testimoniato:
“La Camera ha rilevato che, sulla base delle evidenze ricevute, nell’udienza del 15 maggio i funzionari imputati hanno dato alla signora B.C. Cure mediche adeguate, riuscendo a stabilizzare la sua condizione di salute. La sentenza conclude che al momento specifico del deposito della domanda e durante il processo, non c’è stata, da parte dei medici, l’omissione di cui vengono accusati e quindi non vi è alcuna violazione del diritto alla salute e alla vita.”[2].

E’ importante notare che grazie al duro lavoro della Fondazione Sì a la vida che diffonde la cultura della vita, El Salvador protegge incondizionatamente i bambini non ancora nati, perché l’aborto, anche quello “terapeutico”, è del tutto vietato. Il paese centroamericano è di piccole dimensioni, ma un gigante in termini di difesa dei diritti umani e dovrebbe essere un esempio per molti altri, che invece sono di grandi dimensioni e potenza, ma piccoli in termini di difesa dei diritti fondamentali.
E’ una tattica ben nota, quella dei movimenti pro-aborto, di manipolare alcuni casi per ottenere ciò che realmente vogliono: la legalizzazione dell’aborto in un paese come El Salvador. E, una volta legalizzata solo per alcuni casi specifici, il malvagio movimento torna ancora più forte per chiedere di estendere la legalizzazione.
Note:
[1]. “Corte costituzionale respinge l’aborto in caso” Beatrice “in El Salvador“, Aciprensa 29 maggio 2013,
[2]. Comunicato stampa della Camera Costituzionale 1 – Corte Costituzionale ha respinto il caso sotto il BC e gli ordini continuano a monitorare lo stato di salute del richiedente, San Salvador, 29 maggio 2013.
[3]. Risoluzione della Corte interamericana dei 29 Maggio 2013 – Il MISURE salvatore – Soggetto B.
[4]. Mariola Lourido, “intensifica la pressione dalla Spagna per salvare la vita della giovane Beatrice“, 30 maggio 2013, http://sociedad.elpais.com/sociedad/2013/05/30/actualidad/

Traduzione a cura di Carmen Fiore

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da in lingua inglese

Fonte: Human Life International e la FEDERACIÓN ESPAÑOLA DE ASOCIACIONES PROVIDA ONG Consultiva Especial del Consejo Económico y Social de las Naciones Unidas

Fonte: El Salvador: la CIDH vuole uccidere il bambino di Beatriz con l’aborto – Prolife News.

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