El Salvador, misteriosa sparizione – Vatican Insider

Scomparso un importante documento del processo sul massacro dei Gesuiti dell’Università cattolica di 25 anni fa.

Andrea Bonzo
Buenos Aires

Era l’agosto del 2011 quando le forze armate di El Salvador, attraverso il comandante della Brigata speciale per la sicurezza militare, informavano il ministro della Difesa in carica David Munguía Payés che nove militari si erano rifugiati in una caserma per evitare l’arresto che la polizia era tenuta a eseguire a seguito di un ordine di cattura internazionale per il caso del massacro dei Gesuiti del novembre 1989 (Terre d’America ). Questo documento – ha ammesso alcuni giorni fa il Ministero della Difesa che doveva custodirlo – adesso non è più reperibile.

 

Con ripercussioni importanti sul processo aperto  in Spagna contro i militari, di cui Madrid ha chiesto da tempo l’estradizione. Nel Paese iberico vige infatti un processo a loro carico dal 2009 con l’accusa di aver commesso delitti di lesa umanità e terrorismo. Per la legge salvadoregna l’estradizione è possibile soltanto quando gli imputati sono stati inequivocabilmente individuati e ciò che il documento scomparso assicurava era la loro localizzazione, tanto che proprio su queste basi la Spagna aveva inoltrato già nel gennaio del 2012 una richiesta ufficiale al governo del Salvador perché procedesse all’estradizione dei militari. Quella volta la domanda venne respinta dalla Corte suprema di Giustizia del Paese centroamericano con l’argomento che all’epoca della ratifica del trattato di estradizione tra i due Paesi, il Salvador aveva un Costituzione diversa, che non contemplava il procedimento di estradizione.

 

La sparizione del documento potrebbe pertanto diventare un ulteriore ostacolo sulla via dell’accertamento della verità sul massacro dei sacerdoti Ignacio Ellacuría, Segundo Montes, Amando López, Ignacion Martín-Baró, Juan Ramón Moreno, Joaquín López y López, e la donna di servizio Julia Elba Ramos con la figlia Celina Ramos.

 

Dietro il documento delle Forze armate c’è una storia che ha il gusto amaro dell’insabbiamento e dell’impunità. Con il documento scomparso, il colonnello René Lopez Morales informava il Ministro dell’arrivo inaspettato degli ufficiali sotto accusa nella caserma di cui aveva allora il comando. Inoltre metteva al corrente il Ministro della possibilità di procedere al loro fermo “per dare corso alla detenzione preventiva”. I nove militari erano giunti nella struttura chiedendo rifugio in seguito al mandato di cattura internazionale con priorità rossa emesso in quei giorni nei loro confronti dall’Interpol ed evitare in questo modo la misura detentiva. Arresto che per le pressioni internazionali e la spinta della stessa opinione pubblica salvadoregna venne effettuato poi revocato per l’intervento della Presidenza della Repubblica prima, e della Corte suprema di giustizia poi che deliberò che il mandato di cattura dell’Interpol non implicava automaticamente la detenzione dei ricercati, ma soltanto la loro localizzazione in attesa della richiesta di estradizione. Grazie a questa decisione i militari sotto accusa poterono tornare in libertà dopo pochi giorni. E in libertà resteranno sino a quando la loro estradizione in Spagna verrà effettivamente decisa.

 

E si arriva al documento scomparso.

 

Una sparizione che, nelle parole del coordinatore dell’Ufficio di assistenza legale e anticorruzione di El Salvador, Roberto Burgos, risulta quantomeno sospetta: “Lo si sta nascondendo” accusa senza mezzi termini. “È assolutamente inverosimile che un documento di tale importanza non si trovi negli archivi militari, visto anche che è stato vistato dal Ministero stesso”. Per Burgos si tratta di un chiaro caso di “occultamento per mantenere l’impunità”. Della stessa opinione è anche l’uomo che redisse materialmente l’atto, l’avvocato e consulente del Ministero, Manuel Chacón: “Questo documento l’ho portato in Tribunale: in quello scritto informavamo che i signori militari si trovavano detenuti… il documento dovrebbe trovarsi sia nel Tribunale che nel Ministero della Difesa”.

 

Il caso continua e la Spagna reclama i militari, che nel frattempo restano in Salvador a piede libero. Solo nell’eventualità in cui uscissero dal Paese, con il mandato di cattura internazionale pendente sulle loro teste, correrebbero il rischio di essere arrestati ed estradati.

 

Terre d’America

Fonte: El Salvador, misteriosa sparizione – Vatican Insider.

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