Troppo pochi i sottoscrittori: finisce l’esperimento del Global Catholic Ethical Balanced Fund. Un’iniziativa che aveva suscitato perplessità fin dall’inizio….
(g.faz.) «Ridotta prospettiva di attrarre nuovi investitori»: con questa motivazione la banca statunitense Jp Morgan ha deciso di chiudere l’esperimento di un “fondo cattolico di investimento”. Nell’arco di un anno circa, il valore degli asset ha superato di poco i raggiunto 4 milioni di euro, quando invece la previsione era per 30 milioni.
Il Global Catholic Ethical Balanced Fund – questo il suo nome – prevedeva alcuni precisi criteri, che avrebbero dovuto, negli intenti dei promotori, conquistare la simpatia dei cattolici. Fra questi l’esclusione di titoli sovrani di Paesi che prevedono la pena di morte e di aziende farmaceutiche produttrici di farmaci per il controllo delle nascite. Vietato investire, inoltre, in settori quali armamenti, alcolici, tabacco, gioco d’azzardo ed energia nucleare.
Non è bastato ad attrarre i clienti. E così, dopo poco più di un anno, il fondo – che, come molti prodotti del genere, aveva sede in Lussemburgo – è stato chiuso e messo in liquidazione.
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