Europa Gran Bretagna, i vegani come le religioni – MissiOnLine.org

La commissione sull’eguaglianza e i diritti umani sui luoghi di lavoro equipara ai diritti religiosi le loro regole.

Un impiegato vegano ha il diritto di non pulire il frigorifero dell’ufficio se contiene carne o latticini. Come un ecologista quello di non viaggiare con mezzi che producono inquinamento da CO2. O un druido di prendere un permesso per partecipare a un suo pellegrinaggio. E un cristiano di indossare la croce sul posto di lavoro.

Sono comportamenti che la Commissione per l’uguaglianza e i diritti umani pone praticamente sullo stesso piano nelle raccomandazioni ai datori di lavoro stese al termine della riflessione avviata sul caso di Nadia Eweida, la dipendente cristiana della British Airways a cui la Corte europea dei diritti umani ha riconosciuto il diritto di indossare al collo la sua croce durante il lavoro.

Il documento si intitola «Religioni e convinzioni sul posto di lavoro» e sostiene che i datori di lavoro devono prendere «seriamente in considerazione» la necessità di adattare doveri significativi legati alle mansioni per rispettare le convinzioni dei propri impiegati. Tra le ipotesi che vengono affrontate c’è anche quella dell’operatore sanitario cristiano a cui non va impedito di pregare anche pubblicamente per il proprio paziente (a condizione che non vi sia pressione o obbligo nei suoi confronti). Altri diritti specifici come quello di indossare l’hijab o un turbante sono citati riguardo alle altre religioni.

L’aspetto che più colpisce è comunque l’equiparazione delle convinzioni legate a stili di vita – come può essere l’ecologismo o l’alimentazione vegana – a religioni vere e proprie. Una tendenza sempre più diffusa nell’opinione pubblica britannica.

Fonte: Europa Gran Bretagna, i vegani come le religioni – MissiOnLine.org.

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